01/01/2013 - 01:00

Chiude i battenti il Salone del Gusto: l'edizione dei record

Il successo di questa questa ottava edizione del Salone del Gusto è sancito dalla definitiva fusione tra Salone del Gusto e Terra Madre. Si è passati dai 180.000 visitatori del 2008 agli oltre 200.000 di quest’anno; mentre sul fronte espositori i 620 della scorsa edizione sono diventati 910.
La conferenza stampa di chiusura del Salone del Gusto svoltasi oggi pomeriggio ha visto la presenza dell’Assessore all’Istruzione, Sport e Turismo della Regione Piemonte Alberto Cirio, dell’Assessore al Commercio, al Turismo, alle Attività Produttive e al Marketing Urbano della Città di Torino Alessandro Altamura, del Presidente di Slow Food Italia Roberto Burdese. In apertura le considerazioni e riflessioni di Roberto Burdese che ha illustrato gli esiti della manifestazione secondo tre punti di vista: politico, organizzativo e numerico. Dal punto di vista politico questa edizione sancisce la definitiva fusione tra Salone del Gusto e Terra Madre, evidente in particolare nella continuità politica e didattica tra le due manifestazioni: «Questo è il Salone del Gusto della maturità e una delle più belle edizioni di Terra Madre, dal punto di vista dei sedimenti di idee e progetti lasciati. La continuità tra le due manifestazioni è stata confermata dalla straordinaria partecipazione alle conferenze, in particolare quelle che hanno affrontato tematiche ambientali e sociali, come il land grabbing e il packaging sostenibile, e alle proposte educative di Slow Food: 5 000 adulti hanno partecipato alle attività proposte da Slow Food Educa e oltre mille bambini hanno seguito il percorso educativo».

Ma il Salone del Gusto e Terra Madre sono anche momenti in cui si realizzano e avviano progetti: «Già venti leader africani hanno confermato il loro impegno per il progetto 1000 orti in Africa che vedrà coinvolti inoltre agronomi italiani e africani e il team di esperti in energie rinnovabili che fa capo a Jeremy Rifkin che lavorerà su Marocco e Kenya. Crescono gli scambi: Slow Food Toscana ha avviato progetti in Macedonia, Kenya, Marocco e Georgia». Dal punto di vista organizzativo: «Abbiamo registrato un grande apprezzamento per la scelta di dividere il mercato per territori. Gli espositori sono soddisfatti, hanno stretto contatti importanti con gli operatori di settore, si sono divertiti ed era tempo che non si vedevano così tante facce allegre».

E venendo ai numeri: «Se è difficile fare una stima precisa, possiamo però affermare che è stato raggiunto l’obiettivo dei 200 000 visitatori. Tra questi il 30% sono stranieri. Rispetto al 2008 poi si sono venduti più libri: un dato che rivela una mutazione culturale in atto nel pubblico del Salone, rispetto alla prima edizione del 1998: grande successo ovviamente della nuova guida Slow Wine e anche, a sorpresa, de Il piacere dell’orto, entrambi titoli di Slow Food Editore».
In conclusione Burdese ha evidenziato come il successo della manifestazione appena conclusa non possa che confermare che: «Il settore agroalimentare è strategico per l’Italia e oggi sono quanto mai necessari investimenti a sostegno, ma soprattutto progettualità. Deve diventare uno dei pilastri fondamentali dell’economia nazionale ed è anche per questo che Salone del Gusto e Terra Madre si aspettano di lavorare con le adeguate certezze».

Dopo Burdese è intervenuto l’assessore Altamura: «Questa manifestazione è un ulteriore importante tassello affinché Torino diventi veramente la capitale italiana dell’enogastronomia. I numeri ci sostengono in questo obiettivo da raggiungere: siamo passati dai 180 000 visitatori del 2008 agli oltre 200 000 di quest’anno; mentre sul fronte espositori i 620 della scorsa edizione sono diventati 910. E questo - sottolinea l’assessore - nonostante la crisi economica e i tagli che anche noi come Comune abbiamo dovuto attuare. Ancora una volta l’esito positivo di questa manifestazione appartiene a tutti: alla Città, alla Regione e a coloro che ci hanno lavorato.

Le cifre di questo successo impongono però a tutti noi d’avviare sin d’ora una serie di ragionamenti, in previsione dell’edizione del 2012 che ricordo avrà ancora come sede Torino.
Manifestazioni come il Salone del Gusto e Terra Madre insieme agli altri importanti appuntamenti come, ad esempio, il Salone del Libro, sono delle vere e importanti vetrine internazionali, sono punte di diamante che andrebbero ulteriormente valorizzate. Proprio per questo credo che sia importante, sin dai prossimi giorni, ragionare attorno a un tavolo dove dovranno sedersi la Città, la Regione, Slow Food e GL Events per Lingotto Fiere».Ha chiuso la conferenza l’assessore regionale Alberto Cirio: «Il Salone del Gusto insieme a Terra Madre si conferma uno dei più grandi eventi piemontesi di rilevanza nazionale e internazionale. Un evento che con 200 000 visitatori contribuisce in modo importante all'indotto turistico e commerciale di questa regione e che allo stesso tempo ha la capacità e l'autorevolezza di stimolare una riflessione profonda sul cibo e sulla comunità mondiale che lo rappresenta e che la Regione continuerà a sostenere, come partner di Slow Food, nella misura necessaria a garantire la manifestazione con successo».
Marilisa Romagno
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