28/10/2013 - 17:37

Caro Rc auto e crisi economica fanno volare il car sharing fai da te

Sempre più automobilisti sperimentano il car sharing fai da te per guadagnare qualcosa ed attutire l’impatto di Rc auto e crisi economica.
Ogni anno il costo dell’assicurazione per l’auto si fa sempre più ingente, con la conseguenza che gli automobilisti e le famiglie italiane hanno a che fare con premi annuali e semestrali in costante crescita. Se a questo si aggiungono i problemi di liquidità derivanti dalla sempre attuale crisi economica, è possibile avere un quadro completo della situazione creditizia della maggior parte dei consumatori italiani, alle prese con potenziali budget di spesa sempre più ridotti. Ma non bisogna disperare, perché mettendo le migliori assicurazioni auto a confrontosicuramente se ne troverà una che ci permetterà di risparmiare qualcosa, pur senza rinunciare a tutte le comodità a cui siamo abituati.

Se invece abbiamo deciso che il costo di manutenzione di un’automobile è veramente insostenibile, possiamo rivolgerci al car sharing, l’innovazione del Ventunesimo secolo, ovvero la condivisione dell’uso di un’automobile fra più utenti al fine di contenere le spese e contribuire a risolvere i problemi ambientali e di viabilità urbana. Sono sempre di più le compagnie che offrono questo tipo di servizio, dall’Atm a Milano con GuidaMi all’Eni con Enjoy, ma esistono anche iniziative di tipo privato, come ad esempio BlaBla Car.

Per reagire a questa situazione di insostenibilità dei costi di mantenimento dell’automobile, numerosi utenti, oltre a stipulare le assicurazioni online più convenienti, guardano con sempre maggiore interesse al Car sharing fai da te, un espediente tramite il quale poter guadagnare qualcosa affittando la propria auto. Per poter fruire del servizio non bisogna far altro che registrare online i dati della propria vettura e quelli della propria patente e, dopo aver creato un profilo personalizzato, saranno gli stessi utenti interessati al noleggio a contattare i titolari del mezzo tramite siti dedicati o apposite app.

In Europa il car sharing fai da te è già una realtà consolidata - pensiamo alla Germania, dove la Tamyca ha oltre tre milioni di auto in gestione o alla Francia, dove la Buzzcar gestisce qualcosa come 65.000 utenti e 7.500 auto - mentre in Italia il fenomeno sta conoscendo un discreto sviluppo soltanto negli ultimi tempi.

A testimonianza della bontà del Car sharing fai da te la stessa ACI ha rilasciato interessanti dichiarazioni, esortando automobilisti ed utenti a trasformare il proprio veicolo in una fonte di guadagno: “Vorremmo creare delle 'piazze virtuali' d'incontro tra automobilisti attraverso i 106 Automobile club provinciali - ha dichiarato a riguardo il Presidente ACI  Angelo Sticchi Damiani - il tutto per permettere il funzionamento di questo mercato, garantendo la regolarità delle vetture dal punto di vista della qualità e dell'assicurazione”.

Tra le aziende italiane più attive nel settore la Car2Share, fondata dagli italiani Petrella e Schmid: “Stiamo lavorando alla start up e abbiamo riscontrato grande interesse  in tutta Italia. Le difficoltà sono legate alle compagnie di assicurazione. Ci stiamo lavorando”.
SuperMoney
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