01/01/2013 - 01:00

Campagna "Sblocchiamoli - cibo, salute e saperi senza brevetti"

Salute, terra e biodiversità sono questioni collettive che necessitano di un coinvolgimento dal basso. La campagna "Sblocchiamoli - cibo, salute e saperi senza brevetti", co-finanziata dalla Commissione Europea nell'ambito del progetto "Knowledge, health and food for all", ha l'obiettivo di sensibilizzare istituzioni e cittadini alla protezione di questi beni globali
 
Sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sull'esigenza di proteggere beni globali quali salute, terra e biodiversità, messi a rischio dal rafforzamento della proprietà intellettuale a livello internazionale, è l'obiettivo della campagna "Sblocchiamoli - cibo, salute e saperi senza brevetti", co-finanziata dalla Commissione Europea nell'ambito del progetto "Knowledge, health and food for all" e realizzata da ong, associazioni e atenei di Italia, Spagna, Bolivia, India ed Ecuador.
 
Il progetto è stato presentato in data 8 giugno a Roma in contemporanea rispetto allo svolgimento del Consiglio Trips (Trade Related Intellectual Property rights) di Ginevra in cui si è discusso di rafforzare la protezione brevettuale sui farmaci, allo scopo di sottolineare la necessità di un coinvolgimento dal basso per le questioni che riguardano l'intera collettività, non solo le grandi organizzazioni come Trips e Wto (Organizzazione Mondiale del Commercio). 
 
In particolare, Nicoletta Dentico, rappresentante della campagna per il settore salute, ha denunciato che i negoziati sull'accordo di libero commercio tra Unione Europea e India contengono una clausola definita dell'"esclusività dei dati" che, sigillando quelli relativi alla ricerca clinica indispensabile allo sviluppo dei farmaci per almeno cinque anni, crea un altro livello di protezione monopolistica, oltre a quella brevettuale, che renderà assai difficile la vita delle aziende indiane di farmaci generici. In proposito, Nicoletta Dentico ha ricordato che l'esclusività dei dati non è prevista dall'accordo Trips sulla proprietà intellettuale. Si tratta di un danno notevole se consideriamo il fatto che l'India, autentica farmacia dei paesi poveri, rifornisce l'80 per cento dei programmi internazionali per l'accesso ai farmaci essenziali.
 
Arturo Parolini, presidente di Ricerca e Cooperazione, ong capofila del progetto, ha sostenuto con forza che i temi di cui si occupa la campagna - la tutela della salute, della sovranità alimentare e della biodiversità - riguardano sia i Paesi del Nord che del Sud del mondo e che si è scelto di lavorare assieme agli enti locali perché più raggiungibili e vicini ai valori che si intende difendere.
 
L'attività di sensibilizzazione della campagna "Sblocchiamoli" si articolerà in eventi promossi dalle organizzazioni partner in 11 regioni italiane e 2 spagnole, per informare la cittadinanza e le amministrazioni locali. In particolare si prenderà contatto con presidenti di enti locali e assessori alla Salute e alle Politiche agricole, chiedendo loro di promuovere un'applicazione sostenibile dei diritti di proprietà intellettuale nei propri territori, ma anche di sottoscrivere una dichiarazione di intenti che sarà presentata al Comitato Europeo delle Regioni, oggi presieduto dall'italiana Mercedes Bresso, che è organo consultivo della Commissione Europea.
 
Per maggiori informazione visitate il sito www.sblocchiamoli.org
Mara Giuditta Urriani
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