01/01/2013 - 01:00

Riqualificazione socio-ambientale dei beni confiscati

Il Corpo forestale dello Stato, l'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie hanno sottoscritto una convenzione per la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
Il testo è stato firmato dal Capo del Corpo forestale dello Stato Cesare Patrone, dal Direttore dell'"Agenzia nazionale" Prefetto Mario Morcone e dal Presidente di "Libera" Don Luigi Ciotti.
Scopo principale dell'accordo porre in essere significative forme di collaborazione per rafforzare una cultura della legalità, mantenendo alta l'attenzione sui fenomeni di criminalità diffusa.

Inoltre, si vuole contribuire ad una maggiore conoscenza degli stessi e proporre nuovi modelli di riqualificazione dei beni confiscati alla mafia attraverso una loro riutilizzazione sociale.
La convenzione, infine, oltre a contribuire alla raccolta, elaborazione e scambio di dati relativi ai fenomeni di illegalità nei territori rurali e montani, proporrà attività di formazione e sensibilizzazione su questi temi nelle scuole e università.
Ad oggi sono stati già avviati quattro progetti.

Il primo, in provincia di Crotone, ha permesso la riqualificazione in chiave agreste di circa 60 beni immobili confiscati, tra cui centinaia di ettari di terreni con ottime caratteristiche agronomiche, che sono stati impiegati nella progettazione di aziende agricole o di cooperative sociali per valorizzare i prodotti agricoli locali, che attualmente rappresentano il più importante patrimonio dell'economia crotonese.
Nuovamente in Calabria, ad Ardore (RC), in località Notaro e a pochi chilometri dalla costa, circa dieci ettari di terreno sono stati inseriti in un progetto di tutela ambientale.

A Caserta, il progetto "La mozzarella della legalità" propone di trasformare le terre di camorra nella sede di una fattoria sociale sperimentale dove attraverso l'utilizzo di tecnologie innovative verrebbe implementato il metodo biologico per l'allevamento e per la produzione e conservazione dei prodotti.
Infine a Scurcola Marsicana (AQ) due ex fabbricati della Banda della Magliana si trasformeranno in un centro di educazione ambientale e di formazione sui temi della cittadinanza e della legalità.
Lisa Zillio
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