01/01/2013 - 01:00

Ambiente e legalità con i campi estivi di Legambiente e Libera

Tantissime le proposte per l'edizione 2011 dei campi di volontariato promossi da Legambiente e Libera: dal recupero dei luoghi colpiti dalle ecomafie alla salvaguardia della biodiversità, dalla cura del mare alla valorizzazione del patrimonio culturale minore.
 
Anche quest'anno Volontariambiente propone un'ampia offerta di campi estivi dedicati al recupero dei luoghi simbolo della lotta alla mafia.
Un'occasione unica creata da Legambiente insieme a Libera per ridare vita ai territori colpiti dalla criminalità organizzata e informare l'opinione pubblica sugli sviluppi della lotta contro la mafia.
I campi sono aperti a tutti, non richiedono competenze particolari e saranno coordinati da un responsabile. 
I volontari saranno impegnati per sei ore al giorno nelle attività del progetto; il resto della giornata potranno dedicarlo all'esplorazione del territorio. 
 
Nei campi verranno insegnate anche pratiche di quotidiana sostenibilità attraverso uno stile di vita a "basso impatto", che implica una ridotta produzione di rifiuti, la raccolta differenziata, il risparmio di acqua ed energia.
"Legambiente, da sempre schierata contro le ecomafie, fin dal 2000 collabora insieme a Libera per realizzare campi di lavoro dove ambientalismo e legalità si incontrano per diventare progetti concreti - ha dichiarato Luca Gallerano, responsabile del Settore Volontariato di Legambiente -. L'obiettivo è quello di diffondere una cultura fondata sul senso civico che possa contrapporsi alla cultura del privilegio e del ricatto, tipica dei fenomeni mafiosi del nostro Paese, dimostrando che anche nei luoghi dove la mafia ha spadroneggiato è possibile ricostruire una realtà sociale ed economica fondata sulla legalità, sul rispetto della persona umana e dell'ambiente".
 
I campi della legalità di Legambiente e Libera saranno presenti Pollica (Sa), nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, a Polistena (Rc), a Succivo (Ce), a Cardano al Campo (Va), a Lecco, sul Lago del Lario e infine a Venezia.
Lisa Zillio
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