16/04/2025 - 18:28

Altroconsumo fotografa la mobilità urbana: l’auto resta il mezzo più usato, le alternative non soddisfano ancora i cittadini

L’84% dei romani usa l’auto almeno una volta a settimana. Milano è prima per utilizzo e soddisfazione dei mezzi pubblici, ma i servizi di sharing e le infrastrutture restano indietro ovunque. I cittadini chiedono di rafforzare il trasporto pubblico locale.

 

mobilità urbana

Dalla recente indagine Altroconsumo sulle abitudini dei cittadini rispetto ai mezzi di trasporto e sul loro grado di soddisfazione per la mobilità urbana nelle città metropolitane (ex-province) di Milano, Roma e Napoli emerge che l’automobile è ancora il principale mezzo di trasporto utilizzato, nonostante la spinta degli ultimi anni verso una mobilità condivisa grazie anche ai servizi in sharing e alla diffusione di monopattini e hoverboard.

Dall’indagine emerge che, tra le tre città metropolitane analizzate, sono gli abitanti di Roma a percorrere le maggiori distanze, 27 km al giorno, seguiti da quelli di Milano (23 km) e Napoli (19km). La lunghezza dei percorsi si riflette anche sui tempi necessari agli spostamenti: a Roma ogni giorno lavorativo si impiegano 67 minuti per spostarsi in città, a Milano 56 e a Napoli 52. L’automobile resta il mezzo di trasporto più utilizzato, dichiara di usarla almeno una volta a settimana l’84% degli intervistati a Roma, l’81% a Milano e il 77% a Napoli. Nonostante ciò, circa un cittadino su due vorrebbe ridurne l’uso, nello specifico, il 54% degli intervistati di Roma, il 50% per Napoli e il 48% per Milano.

Molti, però, ritengono sia difficile svolgere le attività quotidiane senza spostarsi in auto, e diversi intervistati lamentano la mancanza di alternative concrete al suo utilizzo (46% a Roma, 43% a Napoli, 36% a Milano). In che modo convincere le persone a ridurre l’uso dell’auto in città? La chiave è migliorare il servizio di trasporto pubblico, sono gli stessi automobilisti a dirlo.  In tanti si dicono pronti a ridurre molto l’uso dell’auto o smettere di usarla se il servizio fosse più frequente e puntuale (55% a Roma, 47% a Napoli, 39% a Milano), seguono altri aspetti legati al miglioramento dei mezzi pubblici come maggior comfort, pulizia e costi inferiori. Un altro fattore rilevante sarebbe la riduzione degli spazi dedicati al parcheggio, in questo caso più di un terzo lascerebbe spesso l’auto a casa (45% Napoli, 38% Roma, 35% Milano).

Milano è la città dove si utilizzano di più i mezzi di trasporto pubblici (76% li usa), seguita da Roma (70%) e Napoli (58%).  Questo dato si riflette anche nel grado di soddisfazione dei servizi di mobilità urbana, Milano è l’unica a raggiungere la sufficienza con un giudizio medio pari a 6,2 su 10, seguono da Napoli (5,1) e Roma (4,6). La scarsa frequenza delle corse, la poca puntualità dei mezzi, l’assenza di fermate e stazioni facilmente raggiungibili sono le motivazioni principali che disincentivano i cittadini dall'utilizzare il trasporto pubblico.

In generale i cittadini sono insoddisfatti della mobilità in città: il giudizio medio non raggiunge la sufficienza in nessuna delle tre aree metropolitane. La soddisfazione è comunque maggiore a Milano (valutazione di 5,4 su 10), seguono Napoli (4,5) e Roma (4,2). Ad eccezione delle infrastrutture pedonali di Milano, che aprono la classifica con un punteggio di 5,6 su 10, tutti gli altri aspetti analizzati ricevono un voto inferiore a 5 nelle tre le città metropolitane. Segnale che c'è ancora molto da lavorare per migliorare l'offerta di taxi e di servizi di mobilità alternativa, la disponibilità di colonnine di ricarica per auto elettriche, i servizi di bike, car o scooter sharing, parcheggi e rastrelliere.

Così commenta Federico Cavallo, Responsabile Public Affairs & Public Relations Altroconsumo: “I dati ci confermano quanto i cittadini siano ancora fortemente legati all’automobile privata, non per scelta ma per necessità, spesso a causa della scarsità di alternative valide ed efficienti. È una condizione che si ritrova in tutta Italia da Nord a Sud e che, come Paese, non possiamo più permetterci: la congestione urbana, l’inquinamento atmosferico, l’aumento dei costi legati al carburante e alla manutenzione dei veicoli privati, rappresentano un peso crescente per l’ambiente, per la salute pubblica e per le tasche dei consumatori. Come principale organizzazione di tutela dei consumatori, chiediamo un deciso cambio di rotta nelle politiche pubbliche sulla mobilità: servono investimenti strutturali nel trasporto pubblico locale, che deve diventare più capillare, frequente, affidabile e accessibile economicamente a tutte le fasce di popolazione. Servono parcheggi di interscambio che permettano a chi arriva dall’hinterland di lasciare l’auto privata e di usare i mezzi pubblici. Ma serve anche valorizzare e sviluppare in modo coerente la mobilità alternativa all’interno delle grandi città: dal car sharing e bike sharing ai taxi e NCC, fino alle nuove forme di micromobilità elettrica, che oggi spesso restano marginali o mal integrate nel sistema urbano. È fondamentale inoltre potenziare la rete di colonnine per la ricarica elettrica e migliorare l’infrastruttura per chi si muove a piedi o in bicicletta. Solo con un ecosistema davvero integrato e sostenibile, che metta al centro i bisogni reali delle persone, potremo costruire città più vivibili, eque e moderne. È una questione di diritti, di giustizia ambientale e di qualità della vita”.

Tommaso Tautonico
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