01/01/2013 - 01:00

AirPod la prima auto ad aria compressa

100 km con 1 euro, questo è il biglietto da visita della AirPod, l'auto sviluppata da MDI e immesse nel mercato il prossimo anno grazie all'accordo con Tata motors. La prima vettura introdotta in commercio sarà una citycar a cui seguiranno altre vetture tra cui una berlina ed una vettura da famiglia.
Piccola, ecologica e a basso costo. Sono queste le caratteristiche della AirPod, la prima macchina ad aria compressa che verrà immessa nel mercato entro il prossimo anno. Un progetto innovativo dal punto di vista ecologico e sociale come spiega Cyril Negre, responsabile del progetto: "La piccola AirPod ha 7 Kw, ma una coppia completamente piatta di 45 Nm e una velocità massima di 80 Km/h. La prima auto ad aria ad arrivare sarà l'AirPod e sarà omologata come quadriciclo leggero "grande", quello per 16enni. Poi ci sarà anche una versione baby, per i 14enni". A seguire verranno introdotte berline, macchine da famiglia, veicoli commerciali, trattori e bus. L'innovazione non sta soltanto nella tecnologia, che tra l'altro permette una ricarica completa in appena 2 minuti attaccando la presa elettrica all'impianto domestico, ma riguardano anche la produzione.

Spiega Cyril "Nessuna concessionaria, ma officine: produciamo là dove vendiamo. Con vantaggi infiniti, economici, sociali. Pensi solo al fatto che un costruttore normale deve farsi carico di una logistica enorme perché produce in un solo posto e poi è costretto a spedire in tutto il mondo. Noi no. Da noi chi produce vende. Non paghiamo commissione al concessionario perché è la stessa fabbrica che vende la macchina, e questo abbassa enormemente i costi”.“La parte più complessa del progetto è il motore e la tecnologia. Poi una volta stabilito questo è stato tutto facile. Va detto però che per passare dalla vetturetta AirPod alla macchina grande (la AirOne) abbiamo dovuto mettere a punto un sistema che noi chiamiamo a doppia energia. Ossia fra la bombola e il motore c’è un piccolo motore benzina o diesel. Questo bruciatore (fuori dal motore ad aria) scalda l’aria prima del motore, quindi aumenta l’autonomia. La scalda a 600 gradi e non dà emissioni nocive, solo un po’ di CO2, ma consente di triplicare l’autonomia quindi 350 km circa con consumi ridicoli: mezzo litro per fare 100 km”.
Tommaso Tautonico
autore