06/02/2013 - 17:31

Agricoltura: lo sviluppo parte dal ricambio generazionale

I giovani imprenditori della Confederazione sottopongono ai capi coalizione delle prossime elezioni e alle istituzioni locali e nazionali la propria "ricetta" per aprire le porte del settore primario agli "under 40": una vera e propria "agenda politica" scandita in dieci punti, che vanno dall'istituzione della Banca della Terra a sostegni adeguati ai giovani dal Psr, fino a incentivi alla ricerca e alle politiche ambientali.
Terra, credito, agevolazioni fiscali e tutela ambientale: questi gli obiettivi fondamentali a cui guarda il "memorandum" che i giovani agricoltori dell'Agia-Cia hanno inviato ai capi coalizione delle prossime elezioni e alle istituzioni locali e nazionali, per fare dell'agricoltura un settore appetibile alle nuove generazioni e un motore di sviluppo per l'intera economia del Paese. Si tratta di una proposta politica scandita in dieci passaggi, tanti quanti le misure da adottare per eliminare una ad una le barriere invalicabili che oggi mettono "fuori gioco" tanti aspiranti imprenditori della terra. È quanto afferma l'Associazione dei giovani imprenditori della Cia-Confederazione italiana agricoltori.

"Per costruire l'Italia nuova" -dicono i giovani di Agia-Cia- prima fra tutte è la necessità di individuare una "strategia per il settore agroalimentare italiano che consenta di realizzare un modello produttivo evoluto e sostenibile". Seguono una dopo l'altra richieste ben precise: l'istituzione della Banca della terra, un archivio pubblico gestito dall'Ismea che raccolga i terreni demaniali da destinare in modo agevolato ai giovani agricoltori; l'approvazione della legge per la "difesa del suolo e dell'agricoltura dalla cementificazione"; l'assegnazione di risorse adeguate del Psr al ricambio generazionale e l'istituzione di un Tavolo di credito tra Abi e associazioni di giovani imprenditori per lavorare all'istituzione di un Fondo europeo per la garanzia al credito per i giovani.

Ma "l'agenda politica" proposta dai giovani dell'Agia al futuro governo contempla anche un secondo blocco di provvedimenti da varare entro un anno dall'insediamento. Tra queste, l'alleggerimento del capitolo fiscale per gli "under 40", a partire da Irap e Imu. Ma chiedono anche più formazione e il rilancio di ricerca e innovazione, uno snellimento di tempi e costi della burocrazia, oltre che l'estensione della banda larga a tutte le zone rurali. Solo in questo modo -conclude l'Agia- l'agricoltura può diventare un terreno fertile per le capacità fresche e dinamiche di tanti giovani che oggi non hanno la possibilità neanche di cominciare ad intraprendere un'attività, tagliati fuori da costi iniziali sproporzionati e dall'impossibilità concreta di accesso al credito.
Tommaso Tautonico
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