In Italia, dal 1990 ad oggi, sono diminuite complessivamente le emissioni dei cinque principali inquinanti identificati dall’Unione europea come i più dannosi per la salute e gli ecosistemi naturali.
L'UE ha ufficialmente aperto la seconda fase della procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia per eccessivo inquinamento atmosferico da NO2.
A gennaio Torino e i principali capoluoghi piemontesi hanno già consumato più di due terzi del “bonus annuale” dei 35 giorni previsto per le PM10. Nei capoluoghi piemontesi le polveri sottili hanno superato i limiti di legge anche di due o tre volte.
Guida Acquisti ha stilato un vademecum su come proteggersi dal freddo senza spendere cifre folli in riscaldamento.
Uno studio rivela che gli alti lievelli di inquinamento atmosferico a Torino potrebbero causare mutazioni genetiche nei bambini rendendoli più inclini ad ammalarsi.
Alla fine degli Anni Novanta la Commissione Europea considerò il diesel il modo più economico e veloce per ridurre le emissioni di carbonio responsabili del cambiamento climatico: una scelta secondo Avvenia inopportuna.