01/01/2013 - 01:00

Nuove opportunità per le imprese con il Fondo Kyoto

Tra poco inizia il conto alla rovescia per realizzare progetti nel campo delle rinnovabili, dell'efficienza energetica e della riduzione delle emissioni attraverso il "fondo Kyoto".
Kyoto non rappresenta solo una lontana città nipponica dove si è sottoscritto un trattato sulla salvaguardia dell'ambiente ma anche e soprattutto una serie di opportunità concrete.

Infatti, il mese di marzo 2012 costituisce un momento decisivo per la realizzazione di progetti nel campo delle rinnovabili, dell'efficienza energetica e della riduzione delle emissioni: infatti, dal giorno 16 del suddetto mese sarà possibile presentare le domande per fruire dei finanziamenti agevolati.

Si tratta di una misura resa esecutiva con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 1 ° marzo 2012, della circolare del Ministero dell'Ambiente 16 febbraio 2012, che rende pienamente operativo il Fondo Kyoto.

Il fondo è costituito presso la Cassa Depositi e Prestiti attraverso la Legge Finanziaria 2007 (e si compone di risorse che ammontano a 200 milioni di euro (su uno stanziamento complessivo di 600 milioni su base triennale).

Sotto un profilo operativo si ricorda che dal 2 marzo 2012 è possibile richiedere le credenziali di accesso all'applicativo web reso disponibile nell'apposita sezione del sito della Cassa depositi e prestiti, mentre dal 16 marzo 2012 al 14 luglio 2012 potrà essere compilata online la richiesta. Poi, la domanda dovrà essere presentata prima on-line e poi spedite via posta.
 I soggetti beneficiari sono: le persone fisiche, i condomini, le imprese (tra cui le ESCo - Energy Service Company), le persone giuridiche private (comprese Associazioni e Fondazioni) e i soggetti pubblici.

Invece, gli interventi agevolabili possono svilupparsi tanto a livello regionale quanto nazionale e sono raggruppati in sette misure:

a) misura microcogenerazione diffusa: installazione di impianti di microcogenerazione ad alto rendimento elettrico e termico, di nuova costruzione e con potenza nominale fino a 50 kWe (elettrici), che utilizzano le seguenti fonti energetiche: gas naturale, biomassa vegetale solida, biocombustibili liquidi di origine vegetale, biogas e in co-combustione gas naturale-biomassa;

b) misura rinnovabili: ( impianti eolici con una potenza nominale installata compresa tra 1 e 200 kWp;- impianti idroelettrici con una potenza nominale installata compresa tra 1 e 200 kWp; - impianti termici a biomassa vegetale solida (pellets o cippato) di potenza nominale termica (kWt) compresa tra 50 e 450 kWt;- impianti fotovoltaici integrati o parzialmente integrati negli edifici con una potenza nominale compresa tra 1 e 40 kWp; - impianti solari termici con superficie d'apertura non superiore a 200 m2;

c) misura motori elettrici: sostituzione di motori elettrici industriali con potenza nominale superiore a 90 kWe con motori ad alta efficienza;

d) misura usi finali: interventi per il risparmio energetico e l'incremento dell'efficienza negli usi finali dell'energia;

e) misura protossido di azoto: interventi sui cicli produttivi delle imprese che producono acido adipico e delle imprese agro-forestali;

f) misura ricerca: attività di ricerca precompetitiva per lo sviluppo di tecnologie innovative per la produzione di energia da fonti rinnovabili, per la produzione e separazione e accumulo di idrogeno, per lo sviluppo di materiali, componenti e configurazioni innovative di celle a combustibile;

g) misura gestione forestale sostenibile: progetti regionali volti ad identificare interventi diretti a ridurre il depauperamento dello stock di carbonio nei suoli forestali e nelle foreste.

Si aggiunge che sono concessi finanziamenti a tasso agevolato, pari allo 0,5% annuo, di durata compresa tra 3 e 6 anni (15 anni per i soggetti pubblici).
Per tutte le misure agevolate (ad eccezione della "Misura ricerca" e della "Misura gestione forestale sostenibile") e nel rispetto dei costi unitari massimi ammissibili, la quota del costo totale dell'intervento che può essere coperta dal finanziamento agevolato è pari al: 90% per i soggetti pubblici mentre tale percentuale scende al 70% per gli altri soggetti.

L'importo del finanziamento agevolato effettivamente concesso viene determinato come il valore minimo tra: il massimale di finanziamento agevolato fissato per ciascuna misura, definito sulla base di standard di costo per scaglioni di potenza o di superficie nonché di limiti massimi per singolo progetto; il prodotto tra la percentuale di agevolazione e il totale generale dei costi ammissibili; il prodotto tra la percentuale di agevolazione e il totale finanziamento agevolato richiesto, in funzione della capacità di autofinanziamento del soggetto richiedente. 
Alessio Elia
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