Distretti Agroenergetici Locali: dalla Teoria alla Pratica

L'energia è una risorsa di strategica importanza, di difficile approvvigionamento ed anche molto costosa. Tuttavia, nelle società avanzate ne viene assicurato il regolare e continuo rifornimento, tant'è che gli utilizzatori finali, siano essi imprese o famiglie, hanno la percezione dell'energia come di un diritto acquisito ed un bene sempre disponibile; perciò non si preoccupano di limitarne i consumi e le richieste. Si potrebbe pertanto paragonarne il bisogno a quello dell'acqua dolce. Da qui, il ruolo fondamentale svolto dal progresso tecnologico che deve tendere ad assicurare una produzione ed una distribuzione di energia maggiormente aderente alle esigenze in continuo divenire di imprese e famiglie ed ottimizzare le risorse impiegate. In questo scenario, vista la facilità di accesso all'energia, l'utente finale diventa un utilizzatore energetico inconsapevole di ciò che sostiene ed alimenta tale apparente semplicità, legando pertanto la scelta di una fonte energetica primaria rispetto ad un'altra (es. riscaldamento elettrico oppure a gasolio) unicamente al suo costo, noncurante delle ricadute della sua scelta sul territorio e sulle persone che ci vivono. Il Quarto Forum STAR*AgroEnergy intende stimolare una riflessione sull'opportunità di riavvicinare la produzione energetica ai consumatori e, allo stesso tempo, responsabilizzarli nei confronti dei problemi globali della nostra società connessi all'energia, del tipo: "E' possibile produrre ed utilizzare una forma di energia compatibile con il territorio in cui vivo e che, allo stesso tempo, sia capace di promuovere maggiori opportunità di lavoro per la mia comunitàe d un ambiente migliore?".

La prospettiva è quella di favorire il concreto sviluppo di un modello generativo distribuito, incentrato su di una pluralità di piccoli impianti produttivi in grado di meglio utilizzare diverse risorse energetiche locali (biomasse di scarto o residuali di origine agricola ed agro-industriale), in bassa tensione o perfino off-grid, nonché valorizzando, finalmente, anche altri vettori energetici differenti dall'elettricità. A fronte delle odierne difficoltà manifestate da una rete elettrica non adeguata a sostenere nuovi apporti di energia provenienti da fonti rinnovabili, occorre stimolare un'organizzazione dal basso e dare voce propositiva a quelle esperienze che vedono protagonisti cooperative, associazioni ed aggregazioni di cittadinanza attiva, allo scopo di non vanificare il percorso fin qui realizzato e sostenere una produzione ed un consumo energetico sotto il diretto controllo delle comunità locali. Una lezione molto significativa in questa direzione ci viene proposta dalla città di Jühnde, 1° villaggio bioenergetico in Germania, ideato nel 2001, che ha cercato di favorire l'avvicinamento tra la popolazione locale ed i produttori di bioenergia. A distanza di 12 anni, oggi in Germania sono presenti ben 243 villaggi bioenergetici, ognuno dei quali ha recepito in maniera differenziata la formula originale di Jühnde.

L'esperienza dei villaggi bioenergetici della Germania potrebbe essere uno stimolo a replicare e ad adattare tale esperienza positiva alle nostre realtà italiane, dove troppo spesso le popolazioni locali sono contrarie alla realizzazione di impianti bioenergetici, sia per il timore di possibile ricadute negative sulla salute e sul benessere, sia per la mancanza di percezione dei benefici economici diretti. Nella prima parte del Forum esperti di fama nazionale ed internazionale presenteranno le loro esperienze e i loro consigli per passare dalla "teoria" alla "pratica", illustrando anche delle storie di successo che li hanno visti protagonisti. Nella seconda parte del Forum, autorevoli rappresentanti della società civile e dell'associazionismo interverranno per indicare le possibili strategie per favorire un percorso culturale e tecnico di avvicinamento tra le comunità locali e le aziende agroenergetiche. Per partecipare al Forum è necessario iscriversi online al seguente indirizzo.