01/01/2013 - 01:00

A Bergamo si discute su "I diritti della natura"

Mari Margilp arteciperà al convegno "I diritti della natura" al FaSE di Alzano Lombardo (Bergamo). L'avvocato che fatto inserire nella Costituzione dell'Ecuador un testo che tutela i diritti della Natura e che ha contributo nel 2010 a Cochabamba alla Dichiarazione Universale dei Diritti della Madre Terra parlerà dei diritti dell'ambiente insieme a Davide Sapienza, scrittore e curatore della conferenza, e al procuratore legale Francesca Mancini.
L'emergenza Terra è l'agenda quotidiana della crisi attuale. Ma come fare la rivoluzione del pensiero e dell'amministrazione per il cambiamento? Riconoscendo che ci siamo separati dalla Terra, fonte della vita umana, e tornando a unirci a lei. Da quando il nuovo diritto, spiegato da Cormac Cullinan in I Diritti della Terra.Wild Law (in uscita a maggio in Italia), ha permesso la nascita di una nuova costituzione dell'Ecuador (2008) e la Dichiarazione Universale dei Diritti della Madre Terra (Cochabamba 2010), si è capito che è possibile superare il continuo fallimento dei vertici internazionali che non riescono a trovare strumenti legislativi condivisi, grazie a quei milioni di persone che con questa nuova consapevolezza, che è anche la più antica, lavorano nelle proprie comunità, organizzazioni, associazioni in base al semplice assunto che "per garantire i diritti umani è necessario riconoscere e difendere i diritti della Madre Terra e di tutte le sue creature".

Quando nel 2008 un referendum popolare portò l'Ecuador a votare l'inserimento nella Costituzione dei diritti della Madre Terra, Pachamama, il mondo per come lo conosciamo ha iniziato a cambiare. Non deve stupire che l'avvenimento non abbia avuto grande eco; ma in Ecuador i popoli indigeni e le organizzazioni ambientaliste hanno lavorato con uno studio legale all'avanguardia, il CELDF (www.celdf.org), per il quale lavora l'avvocatessa Mari Margil, che sarà in Italia per la prima volta il 30 marzo 2012 con lo scrittore e giornalista Davide Sapienza (che conobbe la Margil proprio durante il lavoro per Ecuador 2008) e al procuratore legale Francesca Mancini. I segnali più vivi vengono sempre dal Sudamerica; dopo il fallimento del vertice di Copenaghen del 2009, il presidente della Bolivia Evo Morales organizzò a Cochabamba un incontro internazionale che rovesciò la prassi degli sterili vertici ai quali siamo abituati: i governi partecipanti ascoltarono la voce di 35.000 persone convenute da ogni angolo del Pianeta alle due giornate di incontri, dai quali emersero, dopo scambi di documenti e proposte via Internet, gruppi di lavoro in grado di partorire la pietra miliare dei diritti della Natura. Il Popolo del Mondo consegnò ai rappresentanti ufficiali dei governi presenti La Dichiarazione Universale dei Diritti della Madre Terra (presentata da Sapienza in Italia a Bergamo Scienza 2011) dove si chiede all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite di integrare la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo del 1948, poiché è questa dichiarazione a includere i diritti umani, non viceversa.

Cosa significa? Che l'emergenza della situazione Terra impone scelte condivise, rapide, efficaci. Le scelte amministrative e spirituali possono nascere solo da una rivoluzione culturale paragonabile a quella copernicana, dopo la quale l'uomo-padrone al centro dell'universo e chiuso nella sua "omosfera" sarà un ricordo. Lo spirito della Comunità Umana dovrà riconoscersi nel più ampio contesto della Comunità Terra, di cui è parte e che la sostenta. E' incredibile ascoltare, ancora oggi, dai media e in Parlamento, amministratori e intellettuali che parlano solo ed esclusivamente di problemi materiali legati al benessere umano senza capire che tutto dipende da come trattiamo l'ambiente. La nostra società viene rappresentata da persone che ci vedono separati dalla Terra, non parte di essi: e come tali, aventi diritto allo sfruttamento dissennato e alla distruzione. Affrontare la rivoluzione giuridica che riconosce ogni espressione della Terra come "soggetto" e non semplicemente come "oggetto" è il lavoro in atto nel mondo attraverso grandi figure come Vandana Shiva e Cormac Cullinan, Mari Margil e Thomas Linzey, corsi avviati in università statunitensi e britanniche, movimenti e organizzazioni che si stanno unendo grazie a reti internazionali che nessun intervento del vecchio ordine potrà fermare: perché i germogli sbocciano e fioriscono e quando ciò accade nell'epoca giusta (e la nostra lo è), la fioritura sarà visibile a tutti.

Nella conferenza del 30 marzo Davide Sapienza (che ha curato l'edizione italiana del libro di Cormac Cullinan) ne parlerà con Mari Margil e Francesca Mancini, attualmente impegnata su questo tema in Italia. La conferenza fornisce una panoramica del lavoro più noto, ma anche dei tanti segnali che vengono dal nostro mondo in una fase di emergenza, come l'ONU ripete nei tanti rapporti dell'ultimo decennio. Ripensiamo al Diritto che, con l'Etica e la Spiritualità, deve tornare al centro di una società, poiché la specie umana ha il potenziale e l'inventiva per fare questo "slittamento di paradigma".
Marilisa Romagno
autore