01/01/2013 - 01:00

Una scuola dedicata alle energie rinnovabili

L'Italia ha un problema energetico, un grande problema. Un problema enorme. Il nostro Paese importa più dei 4/5 dell'energia che consuma ogni giorno. Ben 80% dei nostri consumi provengono dall'estero. Tutto il gas e il petrolio utilizzato per le nostre auto, per le caldaie e per le centrali termoelettriche che muovono i nostri treni e alimentano i nostri frigoriferi, proviene dall'estero.
L'Italia però ha un'opportunità. Una grande opportunità. Un'opportunità enorme. Il nostro è il paese del sole. Ogni giorno il nostro territorio è baciato dai raggi del sole, una risorsa rinnovabile, anzi infinita che si può trasformare in calore ed energia elettrica. Lo stivale è percorso da venti dagli Appennini alle Alpi. La nostra Penisola ha quasi 7500 km di costa, e anche le biomasse derivate dagli scarti di agricoltura possono avere il loro ruolo. Gli altri Paesi hanno già da tempo imboccato questa strada, è l'ora che anche noi iniziamo a fare la nostra parte. In pratica potremmo essere del tutto autosufficienti dal punto di vista energetico, e del tutto sostenibili, puntando sulle risorse rinnovabili, inesauribili. Il tutto con evidenti vantaggi per la nostra bilancia commerciale e per tutte le imprese e i privati che ci investiranno.

Dopo l'approvazione del Quarto Conto Energia del 5 Maggio scorso, tanto scompiglio si è verificato tra gli operatori del settore da chi voleva installare i pannelli solari in casa a chi questo lo faceva di mestiere, insomma dopo lo tsunami vero giapponese e dopo l'uragano metaforico che ha sconvolto il mondo delle rinnovabili nel nostro Paese, oggi più che mai serve fare il punto su quali siano le nuove condizioni, su dove si orienterà il mercato e su cosa puntare per il prossimo futuro. Serve non solo a chi ci lavora, agli architetti e ai geometri, ma proprio a tutti quei cittadini che si interessano di come va il mondo, di quali saranno le scelte strategiche del nostro futuro. Perché è stato molto semplice votare Sì al referendum, mettere una croce con la matita lo sanno fare anche i bambini. Ma ora, se non vogliamo deresponsabilizzarci, se davvero eravamo coscienti quando ci recavamo alle urne, abbiamo ancora di fronte a noi la sfida di come fare a meno del petrolio e soprattutto del carbone. Fonti fossili, anch'esse pericolose per l'ambiente e che sopratutto si esauriranno in breve tempo.
Per soddisfare queste esigenze, il Centro Ricerche CRETA di Pisa ha organizzato un corso di formazione intensiva, concentrata in quattro giorni dal 22 al 25 Settembre, dove poter conoscere le ultime novità ma anche dove poter diventare più consapevoli dei propri consumi. E' una scuola aperta a tutti, dove non servono prerequisiti tecnici ma dove è richiesto l'amore per l'ambiente che ci circonda. E' una buona occasione per imparare come risparmiare soldi ed energia, orientarsi nella liberalizzazione del mercato, trovare occasione di investimento e perché no, trovare un settore dove poter lavorare. Per tutte le info visitate il sito dedicato all'iniziativa.
Tommaso Tautonico
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