26/09/2016 - 14:46

Vino, ok dalla Camera a testo unico. Soddisfatta la Coldiretti: vita più facile per i viticoltori

La Camera ha approvato il testo unico sul vino, che ora passa al Senato per ricevere il via libera definitivo.
Il provvedimento mira a rendere omogenea la materia, accorpando tutti i testi sul vino e si concentra in particolare su produzione, commercializzazione, denominazioni di origine, indicazioni geografiche, menzioni tradizionali, etichettatura e presentazione, gestione, controlli e sistema sanzionatorio.
 
In particolare il decreto dà spazio all'innovazione con la possibilità di introdurre in etichetta sistemi di informazione al consumatore che sfruttino le nuove tecnologie contribuendo ad aumentare la trasparenza. Tra le novità inserite nel testo la disposizione sulla salvaguardia dei vigneti eroici o storici al fine di promuovere interventi di ripristino recupero e salvaguardia di quei vigneti che insistono su aree soggette a rischio di dissesto idrogeologico o aventi particolare pregio paesaggistico. Importante innovazione anche nella tutela del prodotto contro la contraffazione: secondo il testo I controlli sulle imprese del settore vitivinicolo confluiscono nel registro unico dei controlli (RUCI) a prescindere se siano o no imprese agricole.
 
"Con questo provvedimento rendiamo il vino italiano sempre più forte e all'avanguardia in Europa. Il Testo unico è frutto di un lavoro parlamentare approfondito e condiviso, che dà alla filiera nuovi strumenti operativi. Avere in una sola norma di 90 articoli tutte le disposizioni, unificando, aggiornando e razionalizzando le leggi esistenti, rappresenta un risultato storico. Una tappa cruciale del percorso di innovazione e semplificazione burocratica che stiamo portando avanti" ha commentato il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina. 
 
"Dopo decenni di attesa l'Italia ha finalmente un'unica norma che regola tutte le attività legate alla coltivazione, alla produzione e al commercio del vino. Non poteva esserci migliore riconoscimento dopo gli importanti compleanni dei vini toscani, a partire dal cinquantesimo della Vernaccia, prima doc italiana, fino ai 300 anni del Vino Chianti Classico, che festeggeremo sabato prossimo a Firenze" ha detto Susanna Cenni, parlamentare del Pd alla Camera commentando l'approvazione del testo. "Il nuovo testo unico riconosce in legge la viticoltura come patrimonio del nostro Paese, non solo come importante voce economica, ma anche dal punto di vista del suo valore paesaggistico e ambientale. Una legge che finalmente riconosce quella viticoltura eroica, spesso unica attività che presidia aree complesse, mantenendo muretti a secco, anche come forma di tutela contro il pericolo di dissesto nelle zone marginali" ha aggiunto la Cenni
 
Soddisfazione per via libera del testo sul vino alla Camera è stata espressa anche dalla Coldiretti. Il provvedimento taglia "del 50% il tempo dedicato alla burocrazia che dal vigneto alla bottiglia rende necessario adempiere a più di 70 pratiche che coinvolgono 20 diversi soggetti che richiedono almeno 100 giornate di lavoro per ogni impresa vitivinicola per soddisfare le 4mila pagine di normativa che regolamentano il settore "ha detto Roberto Moncalvo presidente della Coldiretti..
 
Il testo unico porterà alla semplificazione delle comunicazioni e adempimenti a carico dei produttori, revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione di origine ed indicazione geografica con un contenimento dei costi, alla revisione del sistema sanzionatorio, l'introduzione di sistemi di tracciabilità anche peri i vini a IGT e norme per garantire trasparenza sulle importazioni dall'estero, ha ricordato ancora l'associazione agricola. 
 
Secondo i dati diffusi dalla Coldiretti l'Italia conquista nel 2016 il primato mondiale nella produzione stimata in circa 49 milioni di ettolitri mentre la Francia con un calo del 10% dovrebbe attestarsi a 42,9 milioni di ettolitri e potrebbe addirittura perdere il posto d'onore a vantaggio della Spagna dove le prime stime parlano di valori attorno ai 45 milioni di ettolitri. Se non ci saranno sconvolgimenti si prevede che la produzione Made in Italy sarà destinata per oltre il 40 per cento ai 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), il 30 per cento ai 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento a vini da tavola con 650mila ettari di vigne e oltre 200mila aziende vitivinicole, conclude l'asssociazione. 
Rosamaria Freda
autore