06/05/2015 - 17:33

Ecoreati torna al Senato. Modificata norma su air gun

La Camera ha approvato il disegno di legge che introduce nel nostro Codice penale i reati contro l'ambiente. Il testo, già approvato dal Senato e modificato dalla Camera, ora dovrà ritornare al Senato per il via libera definitivo.
L'Aula di Montecitorio ha infatti eliminato la soppressione del divieto di utilizzo dell'air gun nei nostri mari. Si tratta di una tecnica utilizzata per la ricerca di giacimenti di idrocarburi che serve ad ispezionare i fondali marini per capire cosa contiene il sottosuolo. L'ispezione avviene attraverso spari fortissimi e continui, ogni 5 o dieci minuti, di aria compressa che mandano onde riflesse da cui estrarre dati sulla composizione del sottosuolo. Spesso, però, questi spari sono dannosi al pescato, perché possono causare lesioni ai pesci, e soprattutto la perdita dell'udito. 
 
La soppressione del divieto di utilizzare l'air gun è contenuta in tre emendamenti identici presentati al disegno di legge sugli ecoreati: la proposta 1.10 di cui è primo fimatario Stefano Dambruoso (SC), l'1.17 di Carlo Sarro (FI) e l'1.13 firmato da Vincenzo Piso (AP). Tutte e tre gli emendamenti sopprimono l'articolo che vietava l'utilizzo di quesa tecnica di esplorazione usata per la ricerca di idrocarburi in mare. 
 
"Tolta zavorra Air-Gun, ora iter spedito al Senato" ha detto il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, commentando il via libera di Montecitorio al ddl ecoreati. "L'Italia e' vicina a un risultato epocale: l'introduzione nel codice penale dei reati contro l'ambiente. Dopo l'approvazione a larghissima maggioranza della Camera, segno di grande sensibilità sul tema da parte del Parlamento, il testo sugli ecoreati sarà legge entro fine mese" ha aggiunto Galletti. 
 
"Senza la zavorra di una norma sbagliata come quella che vietava la tecnica 'Airgun' per le esplorazioni in mare il provvedimento e' finalmente pronto all'approvazione definitiva al Senato: sarà un iter spedito, che partirà già dalla prossima settimana e che in pochi giorni consegnerà al Paese strumenti di fondamentale importanza per il contrasto agli scempi del nostro ambiente" ha concluso il ministro.
 
Non è dello stesso avviso il Movimento 5 Stelle che considera lo stralcio della norma da parte del governo come un tentativo di "piegare la testa al volere degli industriali e dei petrolieri". "Lo stralcio dell'airgun è un chiaro regalo ai petrolieri: un'occasione persa per tutelare il nostro mare e le nostre ricchezze. Il governo si pulisce continuamente la bocca con parole quali tutela, ecologia, lavori green, ma ancora una volta agisce in senso opposto" dicono i 5 Stelle. 
 
La pensano così anche le associazioni ambientaliste, prima tra tutte Greenpeace, che ritengono infatti altamente pericoloso l'uso dell'air gun nei nostri mari e criticano la scelta del Parlamento di stralciare la norma che ne conteveva il divieto. Secondo Greenpeace il via libera all'air gun non ha fatto altro che "garantire gli interessi delle compagnie petrolifere che vogliono ricercare o estrarre idrocarburi dai nostri mari - pagando royalties tra le più basse al mondo e creando pochissimi posti di lavoro - salvaguardando la possibilità di ricorrere a uno strumento estremamente impattante".
 
"Il governo Renzi conferma la sua spiccata vocazione di servizio alle compagnie petrolifere. Ovviamente a discapito dell'ambiente, del clima e di tutti i settori produttivi che possono essere danneggiati dalle trivelle a mare, turismo e pesca in primis", ha dichiato Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace. 
 
Il disegno di legge sugli ecoreati ora tornerà dunque al Senato e dovrebbe essere approvato definitivamente entro la fine del mese di maggio.
 
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Rosamaria Freda
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