24/01/2015 - 21:59

Ogm: stop alla coltivazione del mais MON810. Moncalvo (Coldiretti): biglietto da visita per l'Expo

In Italia non verrà coltivato il mais Ogm MON810. A stabilirlo è una decreto firmato dai ministri della Salute, Beatrice Lorenzin, delle Politiche Agricole, Maurizio Martina e dell'Ambiente, Gian Luca Galletti.
Il provvedimento proroga, per un periodo di ulteriori 18 mesi, il divieto già emanato con un precedente decreto interministeriale del 12 luglio 2013 che vietava su tutto il territorio nazionale la coltivazione di mais MON810 fino all'adozione della nuova direttiva comunitaria in materia di Ogm. Il provvedimento sancisce il diritto degli Stati membri di limitare o proibire la coltivazione di organismi geneticamente modificati sul territorio nazionale (Regolamento CE 178/2002 sui requisiti generali della legislazione alimentare in particolare in materia di sicurezza).
 
Ma cos'è il MON810? Si tratta di una tipologia di mais della compagnia Monsanto che grazie ad una modificazione genetica ha la capacità di combattere la perdita di raccolto causata dagli insetti. Il gene modificato è inserito nel DNA del mais MON810, che permette alla pianta di produrre una proteina che danneggia gli insetti che cercano di nutrirsene. Il gene inserito è tratto dal Bacillus thuringiensis che produce la Delta-endotossina, sostanza velenosa per gli insetti dell'ordine dei Lepidotteri, tra cui la Piralide del mais europea.
 
Soddisfazione è stata espressa per la firma del decreto dal mondo delle associazioni agricole. Prima fra tutte la Coldiretti che ha definito la decisione di mantenere in Italia il divieto di coltivare Ogm un "ottimo biglietto da visita per il Made in Italy alimentare in vista dell'Expo". 
 
Il decreto che sancisce il divieto di coltivazione di mais Ogm MON810 nasce dall'esigenza di "anticipare il più possibile il via libera finale alla direttiva Europea che consentirà ai Paesi membri dell'Ue di limitare o proibire la coltivazione di organismi geneticamente modificati sul territorio nazionale, anche se questi sono autorizzati a livello europeo", ha ricordato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo. 
 
"Per l'Italia gli organismi geneticamente modificati in agricoltura non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell'omologazione e il grande nemico del Made in Italy" ha continuato Moncalvo. 
 
Secondo una analisi della Coldiretti nell'Unione Europea nonostante l'azione delle lobby che producono Ogm, nel 2013 sono rimasti solo cinque, su ventotto, i paesi a coltivare Ogm (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania), con appena 148mila ettari di mais transgenico MON810 piantati, la quasi totalità in Spagna (136.962 ettari). 
 
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Rosamaria Freda
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