23/12/2013 - 11:14

Reach e problemi applicativi

La quarta conferenza nazionale sul Reach si è conclusa con un giudizio pessimistico e negativo sull'andamento dell'attività di catalogazione e registrazione delle sostanze importate dall'unione europea

La quarta conferenza nazionale sul Reach (Roma 16 dicembre 2013) si è conclusa con un giudizio pessimistico e negativo sull'andamento dell'attività di catalogazione e registrazione delle sostanze importate dall'unione europea. E' stata stigmatizzata la particolare lentezza nell'esecuzione delle attività richieste.


Il Regolamento (CE) n.1907/2006 "Reach" prevede, in generale, degli strumenti di gestione del rischio per le sostanze "estremamente preoccupanti", come quelle cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione (Cmr), ma anche quelle persistenti, bioaccumulabili e tossiche (Pbt) oltre agli interferenti endocrini, che potranno essere autorizzati solo per usi specifici e controllati.


E' interessante il giudizio di ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale )per cui «E' stato trattato anche il tema dell'informazione del cittadino sui rischi delle sostanze chimiche. L'applicazione del Regolamento, infatti, renderà disponibile anche per il pubblico il più ampio database mondiale sulle sostanze chimiche. Uno dei temi approfonditi è il diritto del consumatore a conoscere la presenza delle sostanze "estremamente preoccupanti" negli articoli acquistati. Una specifica sessione è stata poi dedicata all'industria, esaminando in particolare le criticità del regolamento per le imprese utilizzatrici di sostanze chimiche, nonché le misure che nel breve periodo produrranno un impatto crescente sulle imprese, in termini di sostituzione delle sostanze. Sono più di 100.000 le micro, piccole e medie imprese italiane coinvolte. Riguardo alla sicurezza- hanno concluso da Ispra- sono stati approfonditi i principali temi emergenti a livello internazionale, quali gli interferenti endocrini, le nanotecnologie, l'esposizione alle miscele di sostanze presenti nell'ambiente».
 

Alessio Elia
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