19/11/2013 - 09:42

Marpol e piattaforme petrolifere

La convenzione 73/78 MARPOL, secondo il Consiglio di Stato, si applica anche alle piattaforme petrolifere.
La convenzione internazionale  MARPOL del 1973 del 1978, secondo l'ordinanza n. 3587 del Consiglio di Stato emessa il 12 settembre 2013, si applica a qualsiasi unità che opera nell'ambiente marino, inclusi i galleggianti in applicazione di quanto previsto dall'articolo 2. lett. a) del D.Lgs. 24-6-2003 n. 182 di (Attuazione della direttiva 2000/59/CE relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi ed i residui del carico).
Tale posizione implica che la convenzione in esame ricomprende nel suo ambito di applicazione anche le piattaforma petrolifere.
Le convenzioni MARPOL, come dice l'acronimo da cui derivano "marine pollution" nascono allo scopo di ridurre l'inquinamento marino: in particolare la riduzione dell'inquinamento del mare derivante dai rifiuti marittimi, idrocarburi e gas di scarico.
La prima delle due non è mai entrata in vigore per cui ora quando si parla di convenzione MARPOL ci si riferisce esclusivamente alla seconda.

Nello specifico l'attuale convenzione è una combinazione della Convenzione del 1973 e del protocollo del 1978. Essa è entrata in vigore il 2 ottobre 1983. Al 31 dicembre 2001, 161 paesi, che rappresentano il 98% del tonnellaggio mondiale, hanno aderito alla convenzione.
 
Alessio Elia
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