19/11/2013 - 09:37

Inceneritori e rifiuti

La Corte di Cassazione ribadisce in un importante pronuncia le modalità con cui è necessario gestire un impianto di incenerimento e coincenerimento.
La progettazione, realizzazione e gestione di un impianto di incenerimento o coincenerimento implica l'adeguamento agli articoli 19 e 8 del d.lgs. 11 maggio 2005, n. 133.

Tali attività richiedono l'adozione di adeguate misure affinché le attrezzature utilizzate siano progettate e gestite in modo da ridurre le emissioni e gli odori, secondo i criteri della migliore tecnologia disponibile, senza che sia quindi necessaria una espressa previsione nel titolo abilitativo.

Tale posizione è stata sottolineata dalla terza sezione della Corte di Cassazione con sentenza n. 44444 del 4 novembre 2013.

Per completezza, si ricorda che l'articolo 8 ai fini del predetto pronunciamento afferma che:

a) Nell'esercizio dell'impianto di incenerimento o di coincenerimento devono essere adottate tutte le misure affinché le attrezzature utilizzate per la ricezione, gli stoccaggi, i pretrattamenti e la movimentazione dei rifiuti, nonché per la movimentazione o lo stoccaggio dei residui prodotti, siano progettate e gestite in modo da ridurre le emissioni e gli odori, secondo i criteri della migliore tecnologia;

b) Gli impianti di incenerimento devono essere gestiti in modo da ottenere il più completo livello di incenerimento possibile, adottando, se necessario, adeguate tecniche di pretrattamento
Sotto il profilo sanzionatorio, l'articolo 19 del d.lgs 11 maggio 2005 n.133 afferma che "chiunque effettua attività di incenerimento o di coincenerimento di rifiuti pericolosi in mancanza della prescritta autorizzazione è punito con l'arresto da uno a due anni e con l'ammenda da diecimila euro a cinquantamila euro" e "chiunque effettua attività di incenerimento o di coincenerimento di rifiuti non pericolosi, in mancanza
della prescritta autorizzazione all'esercizio è punito con l'arresto da sei mesi ad un anno e con l'ammenda da diecimila euro a trentamila euro
".
 
Alessio Elia
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