27/12/2012 - 17:41

Inquinamento acustico e ordinanza

Lo sviluppo delle attività umane comporta costantemente la crescita di rischi per la salute. Alcuni rischi sono visibili altri invece no e, per questo motivo, vengono minimizzati. La pubblica amministrazione, per questo motivo è dotata del potere di emettere un'ordinanza contingibile ed urgente: uno strumento efficace per contrastare i fenomeni dell'inquinamento acustico.

Come si può combattere un caso di inquinamento acustico? Quali strumenti giuridici richiede? Quali poteri possono essere esercitati dalla P.A?


Tutti questi quesiti trovano una risposta naturale nel particolare potere di ordinanza contingibile ed urgente contenuto nell'art. 9 della legge 26 Ottobre 1995 n. 447 secondo cui: "Qualora sia richiesto da eccezionali ed urgenti necessità di tutela della salute pubblica o dell'ambiente il sindaco, il presidente della provincia, il presidente della giunta regionale, il prefetto, il Ministro dell'ambiente, secondo quanto previsto dall'articolo 8 della legge 3 marzo 1987, n. 59, e il Presidente del Consiglio dei ministri, nell'ambito delle rispettive competenze, con provvedimento motivato, possono ordinare il ricorso temporaneo a speciali forme di contenimento o di abbattimento delle emissioni sonore, inclusa l'inibitoria parziale o totale di determinate attività. Nel caso di servizi pubblici essenziali, tale facoltà è riservata esclusivamente al Presidente del Consiglio dei ministri".


Infatti, come notato nella sentenza del TAR Lombardia (BS) Sez. I n. 1792 del 15 novembre 2012, la presenza di inquinamento acustico evidenziata da appositi accertamenti tecnici effettuati dalle competenti Agenzie Regionali di Protezione Ambientale (ARPA) giustifica un intervento eccezionale ed urgente attraverso la ordinanza contingibile ed urgente.


L'obiettivo di questa impostazione è rappresentato dalla tutela della salute pubblica che costituisce un interesse supremo e difeso dall'ordinamento con mezzi d'emergenza e dotati di tempistiche ridotte: in altre parole, la norma citata attribuisce un senso concreto alla tutela della salute psicofisica da ciò che viene definito "rumore" piuttosto che "suono".
 

Alessio Elia
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