01/01/2013 - 01:00

Lo scarico di acque reflue industriali: nuove osservazioni

Lo scarico di acque reflue industriali rappresenta un momento importante dell'attivià di smaltimento di rifiuti del ciclo di lavorazione. In quest'ottica, è compito dei giudici come anche del Legislatore analizzare e prevenire difficoltà applicative ed interpretative della normativa.

I giudici considerano, nuovamente con la sentenza n. 20873 del 30 maggio 2012 emessa dalla terza sezione della Corte di Cassazione, l'importanza del reato di scarico di acque reflue industriali in contrasto con la normativa di riferimento; l'autorizzazione è il punto centrale di una corretta e legale gestione degli scarichi di liquidi.


L'articolo 137 comma 5 del testo unico ambientale prevede che "Chiunque, nell'effettuazione di uno scarico di acque reflue industriali, superi i valori limite fissati nella tabella 3 o, nel caso di scarico sul suolo, nella tabella 4 dell'Allegato 5 alla parte terza del presente decreto, oppure superi i limiti più restrittivi fissati dalle regioni o dalle province autonome o dall'Autorità competente a norma dell'articolo 107, comma 1, in relazione alle sostanze indicate nella tabella 5 dell'Allegato 5 alla parte terza del presente decreto, e' punito con l'arresto fino a due anni e con l'ammenda da tremila euro a trentamila euro. Se sono superati anche i valori limite fissati per le sostanze contenute nella tabella 3/A del medesimo Allegato 5, si applica l'arresto da sei mesi a tre anni e l'ammenda da seimila euro a centoventimila euro".


Si tratta di una disposizione che non prevede alcun tipo di eccezione oggettiva e cioè basata su una differenziazione rispetto all'attività svolta.


Partendo da questa considerazione è irrilevante alla fine della individuazione delle responsabilità di scarichi di acque reflue non tollerati, considerare il sistema di depurazione.


Infatti, il processo di depurazione deve essere considerato nella sua completezza non potendosi scorporare dal suo normale funzionamento operazioni quali il lavaggio dei filtri o altre attività che provochino un pur momentaneo superamento dei limiti tabellari 

Alessio Elia
autore