01/01/2013 - 01:00

Il futuro del fotovoltaico italiano

Si tratteggiano le principali peculiarità del settore fotovoltaico come verrà modificato dalla affermazione del quarto conto energia e dal Decreto Romani
Finalmente è stata terminate la bozza contenente il quarto conto energia e cioè il nuovo sistema di incentivazione del fotovoltaico; ancora non è stata pubblicata ma quando lo sarà e soprattutto quando inizierà a produrre effetti avrà delle conseguenze pesanti sullo sviluppo dei grandi impianti fotovoltaici.

Proprio per questo motivo, la conferenza Stato- Regioni tenutasi il 28 aprile 2011 si è conclusa con l'estensione fino al 31 agosto 2011 del terzo conto energia; a tale dichiarazione di principio, il rappresentante del Ministero per lo Sviluppo Economico ha sottolineato, che seguiranno diversi decreti attuativi.

Entrando nell'analisi degli aspetti principali del nuovo conto energia, si evidenziano le diverse peculiarità in termini tariffari attraverso le seguenti tabelle allegate.
Allo scopo di tutelare gli investimenti che sono in fase di realizzazione, la bozza in esame prevede un regime transitorio dal prossimo 31 maggio fino al 31 dicembre 2012, dove vigerebbero dei cap sia di potenza dia ma solo per i grandi impianti (sembra superiori ai 200 Kw di potenza), di sostegno economico.

In particolare tetto di potenza per tutti sarebbe pari a 3.100 Mw, mentre il regime di sostegno per i grandi impianti fotovoltaici conterebbe su un totale di 820 milioni (447 fino a dicembre 2011, 373 fino alla fine del 2012). Diversamente da quanto indicato i piccoli impianti saranno ammessi all'incentivo senza limiti di costo annuo, a condizione, però, il verificarsi di eventuali riduzioni di tariffa.
Dopo il regime transitorio e la fase di estensione del terzo conto energia, cioè a partire da gennaio 2013 fino alla fine del 2016, entrerebbero in vigore incentivi differenti nei vari semestri e legati, in modo inversamente proporzionale, alla potenza installata. La proposta di decreto aggiungerebbe però "fatte salve le disposizioni transitorie per l'accesso agli incentivi definite per il 2011 e 2012, il superamento dei costi annui non limita l'accesso alle tariffe incentivanti, ma determina una riduzione aggiuntiva per il periodo successivo". In altre parole gli scaglioni sarebbero in questo modo resi un po' mobili.

Poi per la durata di quattro anni a partire dal 2013 l'obiettivo di potenza previsto è di 9.770 Mw con questo dettaglio economico: a partire dal primo semestre 2013 il costo indicativo sarà pari a 240 milioni per arrivare, nel secondo semestre 2016, a quota 86 milioni, mentre l'obiettivo di potenza sarà ripartito partendo da 1.115 Mw per il primo semestre 2013 per arrivare ai 1.480 Mw del secondo semestre 2016.
Una agevolazione particolarmente vantaggiosa, con importi dedicati, sarebbe inoltre prevista, dopo il periodo transitorio, per gli impianti fotovoltaici integrati e per quelli a concentrazione, con obiettivi di potenza in decisa crescita semestre dopo semestre. Per alcune specifiche tipologie di impianti (come quelli in sostituzione delle coperture in eternit) sarebbero infine mantenuti premi ulteriori.

Infine, si ricorda che Assosolare , come anche le altre associazioni di categoria, ha criticato l'atteggiamento delle istituzioni nei confronti del futuro del fotovoltaico italiano; in particolare "Il forte taglio degli incentivi previsto dalla bozza (nel 2012 le riduzioni arrivano a oltre il 60% rispetto al 2010) non è sostenibile dall'industria e continuerà a bloccare il settore, in primis le industrie italiane che hanno già annunciato la cassa integrazione per migliaia di persone", ha affermato il presidente dell'associazione, Gianni Chianetta, che ha aggiunto in una nota: "penalizzando gli impianti oltre i 200 Kw, il Governo penalizza l'industria italiana, che al contrario di quanto si è detto negli ultimi mesi non è focalizzata solo su impianti di taglia piccola ma anche medio-grande, con grandi operatori che hanno attività anche all'estero. Il tetto previsto viene definito transitorio ma in realtà è un vero e proprio blocco, che pregiudica il raggiungimento della grid parity".
 
Alessio Elia
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