01/01/2013 - 01:00

Puglia: approvate modifiche V.I.A. per rinnovabili

È stato approvato stamattina nella riunione congiunta della quarta (Attività produttive) e quinta (Ambiente) Commissione del Consiglio Regionale della Puglia il disegno di legge che modifica le norme sulla valutazione dell'impatto ambientale (V.I.A.) per le fonti rinnovabili.
Inoltre, sono stati approvati anche alcuni emendamenti fatti propri dall'assessore regionale all'Ambiente, Lorenzo Nicastro, tra cui due proposti dai consiglieri della Puglia per Vendola, Angelo Disabato, Giovanni Brigante e Francesco Laddomada.
In una nota regionale si legge che il primo "prevede di operare fino a tre megawatt senza valutazione d'impatto ambientale per impianti sui tetti nelle aree industriali anche dismesse, mentre il secondo riguarda gli interventi di manutenzione delle aree dove sorgono gli impianti eolici e fotovoltaici esistenti e di nuova installazione."
"Si tratta - continua la nota - di un preciso impegno programmatico della Puglia per Vendola che trae ulteriore conferma dall'impegno preso a Bruxelles dal presidente Nichi Vendola in occasione della firma di un accordo tra i sindaci europei e americani nella lotta ai cambiamenti climatici: la solarizzazione integrale delle città con pannelli fotovoltaici su ogni tetto".
L'assessore all'Ecologia, Lorenzo Nicastro, ha dichiarato: "Il Governo continua nella sua opera, tesa allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili. Lo fa servendosi di una impostazione moderna, che favorisce la realizzazione di impianti integrati e l'armonizzazione degli stessi nel contesto territoriale ed ambientale circostante."

"La valutazione di impatto ambientale non rappresenta, infatti, un appesantimento burocratico - ha precisato l'assessore - bensì uno strumento che consente la valutazione approfondita dei potenziali impatti e la partecipazione democratica delle istituzioni e di ogni cittadino alla scelte che riguardano il proprio territorio".
"Il testo - ha ricordato l'assessore - prevede una riduzione ulteriore del limite a 0,5 MWe per gli impianti ricadenti in aree naturali protette o in aree di particolare pregio urbanistico ed agricolo ed inoltre, un limite di assoggettabilità a VIA pari a 3 MWe per gli impianti ricadenti in aree industriali dismesse o integrati in edifici in aree produttive".
"Si tratta di un adeguamento peraltro necessario ed urgente alla luce della sentenza della Corte Costituzionale e della tardiva approvazione delle linee guida nazionali che si inserisce, nella più ampia strategia ed attività del governo regionale di armonizzazione delle politiche energetiche e sviluppo delle fonti rinnovabili" ha infine concluso.
E sarà proprio il disegno di legge con le modifiche alle norme sulla valutazione di impatto ambientale (VIA) il primo argomento all'ordine del giorno del Consiglio regionale previsto per martedì 12 ottobre.
Lisa Zillio
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