01/01/2013 - 01:00

La DIA per gli impianti di potenza fino a 1 MW

Approvata dal senato mercoledì 12 maggio, la Legge Comunitaria 2009: Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee.
La novità importante è rappresentata dall'art. 17, comma d) che prevede esplicitamente che: "il Governo è tenuto a semplificare, anche con riguardo alle procedure di autorizzazione, di certificazione e di concessione di licenze, compresa la pianificazione del territorio, i procedimenti di autorizzazione alla costruzione e all'esercizio degli impianti alimentati da fonti rinnovabili e alle necessarie infrastrutture di rete, anche sulla base delle specificità di ciascuna tipologia di impianto e dei siti di installazione, prevedendo l'assoggettamento alla disciplina della denuncia di inizio attività di cui agli articoli 22 e 23 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, e successive modificazioni, per gli impianti per la produzione di energia elettrica con capacità di generazione non superiore ad un MW elettrico di cui all'articolo 2, comma 1, lettera e), del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, alimentati dalle fonti di cui alla lettera a), prevedendo inoltre che, in sede di pianificazione, progettazione, costruzione e ristrutturazione di aree residenziali industriali o commerciali e nella pianificazione delle infrastrutture urbane, siano inseriti, ove possibile, apparecchiature e sistemi di produzione di elettricità, calore e freddo da fonti energetiche rinnovabili e apparecchiature e sistemi di teleriscaldamento o di teleraffrescamento".
Che molto iù semplicemente parlando significa che per realizzare impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili di potenza fino ad 1 MW. sarà necessario presentare solo la Denuncia Inizio Attività. Finalmente con questa legge si colma il vuoto legislativo lasciato a livello nazionale, che aveva portato a sentenze della Corte Costituzionale in merito ad alcune leggi regionale (come ad esempio la Puglia) promulgate proprio per riempire il vuto nella disciplina nazionale.
 
Tommaso Tautonico
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