01/01/2013 - 01:00

150 anni di terremoti, tra danni economici e sociali

Il libro "Il peso economico e sociale dei disastri sismici in Italia negli ultimi 150 anni", pubblicato da Bonomia University Press, affronta il problema dei terremoti nel nostro Paese valutandone le conseguenze. Gli autori sono la storica Emanuela Guidoboni, esperta di fenomeni sismici e direttore del Centro euro-mediterraneo di documentazione Eventi Estremi e Disastri, e il geologo Gianluca Valensise

I disastri, derivanti da cause naturali e dalle azioni dell'uomo, sono eventi traumatici con conseguenze di lungo periodo. Studiati sotto diversi aspetti da gruppi disciplinari eterogenei, il Centro Euro-Mediterraneo - Eventi Estremi e Disastri intende fare luce si questi fenomeni e informare in modo corretto, entro il vincolo scientifico dei dati. E lo fa attraverso la durezza di una banca dati, appunto, e la sottigliezza di uno studio storico dei 34 disastri sismici che hanno colpito il nostro Paese negli ultimi centocinquanta anni, nel libro "Il peso economico e sociale dei disastri sismici in Italia negli ultimi 150 anni", pubblicato da Bonomia University Press. Gli autori sono la storica Emanuela Guidoboni, esperta di fenomeni sismici e direttore del Centro, e il geologo Gianluca Valensise.
 
Guardando ai numeri, si calcola un disastro sismico in media ogni 4-5 anni, con danni gravi o distruzioni a 1.560 località, fra cui 10 città capoluogo. E, in mezzo, altri 86 terremoti di energia minore, in alcuni casi solo poco meno distruttivi. Una storia italiana inedita e sconcertante, quella analizzata nel libro, che pone l'accento anche sulle pensanti conseguenze a lungo termine, sia economiche che sociali. In qualunque epoca infatti, i terremoti hanno modificato la vita delle persone, cambiandone drasticamente le abitudini di vita quotidiana, privandoli spesso di un'abitazione, nel disordine di un fenomeno che rivoluziona la morfologia stessa dei luoghi rendendo meno familiare il volto delle città. Possibilmente quelle città in cui si è nati, di cui si conosce e si vive con piacere il centro, con i suoi palazzi di valore storico e artistico, in mezzo alla gente che si incontra da una vita. 
 
Il Centro Euro-Mediterraneo - Eventi Estremi e Disastri è nato nel febbraio 2011 da una convergenza di intenti fra l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Regione Umbria e comune di Spoleto per promuovere la documentazione e la divulgazione scientifica, storica e culturale sui disastri di origine naturale dell'Italia e dei Paesi dell'area mediterranea, analizzati nel lungo periodo. Diretto da Emanuela Guidoboni - autrice del libro - e ospitato attualmente a Spoleto, nello storico Palazzo Mauri, intende informare e far riflettere per contrastare la preoccupante smemorizzazione sui disastri, che caratterizza la comunicazione corrente, per costruire una memoria condivisa delle aree a rischio. 
 
 
Gli autori: 
 
Emanuela Guidoboni, storica di formazione (Università di Bologna), studia i terremoti, i maremoti e i vulcani del passato da oltre venti anni, dal 2011 dirige il Centro euro-mediterraneo di documentazione Eventi Estremi e Disastri. 
 
Gianluca Valensise, geologo di formazione all'Università di Roma "La Sapienza", si è orientato poi alla geofisica, conducendo ricerche sulla sismotettonica dell'area italiana, in particolare sui più grandi terremoti del XX secolo (1908, 1915, 1980), mediante dati strumentali e osservazioni geologiche e geomorfologiche.
 
In allegato due approfondimenti sul terremoto nel ferrarese della scorsa settimana pubblicati sul sito www.eventiestremiedisastri.it
Mara Giuditta Urriani
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