13/03/2025 - 18:11

Sostenibilità: per l'83% degli italiani è fondamentale far crescere le aree verdi in città

La nuova ricerca del Pulsee Luce e Gas Index, osservatorio su abitudini e percezioni degli italiani relative alla sostenibilità, frutto della collaborazione con NielsenIQ, mette in luce il ruolo delle aree verdi nelle città: per il 90% degli italiani sono essenziali per il benessere psicofisico, mentre il 65% afferma che aiutano a ridurre lo stress e migliorare l’umore.

 

RiforestAzione

Le aree verdi sono un elemento centrale dell’identità e del benessere urbano: sono luoghi di svago, di relax, di contatto con la natura e di evasione dalla frenesia dei centri abitati. Ma sono anche molto di più. Lo certifica una nuova indagine del Pulsee Luce e Gas Index, osservatorio sulle abitudini sostenibili degli italiani sviluppato da Pulsee Luce e Gas insieme a NielsenIQ. Non a caso, infatti, per l’87% degli italiani è importante avere un’area verde vicino al luogo in cui si vive o si lavora, ed anche per questo motivo l’83% degli italiani ritiene prioritario l’aumento delle superfici verdi in città, segno di un crescente desiderio di voler ripristinare il contatto con l’ambiente naturale.

Il valore più alto si riscontra nelle città di Palermo (94%), Bari (93%) e Genova (91%), viceversa, Roma, Bologna e Firenze (a pari merito con l’80%), Milano (78%) e Torino (75%) registrano consensi inferiori per l’incremento delle aree verdi. Queste ultime sono inoltre reputate strategiche per mitigare la temperatura e gli eventi climatici estremi, generando benefici tangibili (a ritenerlo è l’82% del campione).

Ma non solo. Il 90% degli italiani le ritiene fondamentali per il proprio benessere, con ricadute dirette sulla qualità della vita. Tra i benefici maggiori figurano la riduzione dello stress e il miglioramento dell’umore (65% degli intervistati), la possibilità di respirare aria meno inquinata (54%) e di avere un rapporto più stretto con la natura (50%). Dal punto di vista dell’utilizzo degli spazi, l’attività principale è la passeggiata (83% del campione), seguita dalla lettura (24%), da attività sociali (10%) e sport (17%). Quasi la metà degli intervistati frequenta le aree verdi da solo, oppure in modo conviviale, specialmente insieme al partner (43%), ad amici (35%) e figli (23%).

Dalla ricerca emergono anche i margini di miglioramento nella gestione del verde urbano, da tenere in considerazione per consentirne una fruizione serena, piacevole e di qualità per i cittadini: tra gli aspetti su cui lavorare con più attenzione ci sono la pulizia (41%), la manutenzione (40%), l’illuminazione notturna (39%) e la sicurezza (35%). Si nota inoltre che, per il 41% degli italiani, la mancanza di tempo libero costituisce il principale ostacolo a una maggiore frequentazione delle aree verdi. Il desiderio di maggiori spazi dedicati alla natura si accompagna anche ad un crescente curiosità: il 48% del campione afferma infatti di avere poche conoscenze sulle piante e sul loro ruolo negli ecosistemi urbani, ma il 57% si dichiara aperto a incrementare le proprie competenze botaniche tramite cartelli informativi, applicazioni specifiche (21%) e guide/visite organizzate (10%).

Anche la conoscenza dei programmi di riqualificazione delle aree verdi è limitata (solo il 21% degli italiani ne ha contezza), nonostante questi interventi vengano considerati importanti per migliorare la reputazione dell’amministrazione e la percezione di una città (87% degli intervistati). A tal proposito, la principale fonte d’informazione sui programmi di riqualificazione è il passaparola con amici e familiari (31% delle persone intervistate) come fonte principale, seguito dal sito web del Comune (30%) e dai social media (28%).

Per l’85% degli italiani le aree verdi sono parte integrante dell’identità cittadina e, per il futuro, ci si aspetta non solo un loro aumento (il 28% del totale del campione intervistato auspica questa crescita), ma anche della sorveglianza (22%), e delle caratteristiche sostenibili ad essi associate (16%), come un utilizzo più efficiente delle risorse idriche e l’impiego di fonti rinnovabili, ad esempio, per l’illuminazione. Senza dimenticare la centralità degli spazi green per rendere i contesti urbani ed extraurbani dei facilitatori nel raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione.

Tommaso Tautonico
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