26/09/2024 - 07:11

Sostenibilità in agricoltura: strategie per ridurre le emissioni nocive

Tutela Ambientale

Tra le migliori strategie che permettono di ridurre le emissioni nocive, quando si parla di sostenibilità in agricoltura, vi è il filtro dell’aria del trattore. Grazie alle nuove tecnologie, infatti, tale elemento si fa sempre più innovativo, migliorando notevolmente la qualità dell'aria e, dunque, tutelando la salute e l’ambiente. L'implementazione di filtri dell'aria avanzati nei trattori, inoltre, contribuisce a prolungare la durata dei mezzi agricoli, ottimizzando l'uso delle risorse.

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Sostenibilità in agricoltura: perché è importante il filtro dell’aria del trattore

Il filtro dell’aria del trattore riveste un ruolo decisivo nella sostenibilità ambientale. Tale dispositivo, infatti, nasce per rimuovere le particelle di impurità, sporco e polvere che subentrano nel motore. Ciò permetterà una combustione più fluida e senza intoppi.
In realtà, con tale termine si può definire anche quello presente nella cabina del mezzo, atto a purificare l’aria dell’abitacolo, rendendola salubre e priva di agenti tossici per il conducente.

A livello del motore, in particolare, la presenza di questo filtro consente di ridurre drasticamente le emissioni nocive. Basti pensare, infatti, che un diesel agricolo necessita di un rapporto aria-gasolio pari a 20:1.
Va da sé, dunque, che se l’aria è ricca di piccole particelle, quali sporcizia e detriti, può comprometterne la combustione. Non solo. Tale processo converte il combustibile in grandi percentuali di sostanze altamente inquinanti come idrocarburi incombusti, particolato e ossidi di azoto. Conseguentemente, le emissioni prodotte andranno a contaminare la qualità dell’aria delle zone rurali attigue e, in larga scala, di tutto l’ambiente.

La presenza di un buon filtro aria nel trattore è importante anche dal punto di vista economico. Un motore pulito e, quindi, una combustione fluida, consentirà un minor consumo di carburante, riducendo notevolmente anche i costi operativi e di manutenzione. In altre parole, funzionerà in modo più efficiente, consentendo al mezzo di essere al massimo della sua potenza, affidabilità e capacità.

Naturalmente, tutti i vantaggi legati a tale dispositivo sono da intendersi solo ed esclusivamente quando si adopera su esso una corretta e costante manutenzione.
Un filtro intasato, per esempio, non solo andrà ad aumentare i consumi di carburante, ma anche le emissioni prodotte. Qualora, invece, sia deteriorato e, dunque, non in grado di filtrare correttamente il particolato, quest’ultimo arriverà sul motore, usurandolo prima del tempo. Ciò può compromettere seriamente anche la sicurezza di chi vi lavora.
Per tali motivi e affinché il filtro dell’aria del trattore funzioni correttamente, saranno necessari cicli regolari di pulizia e/o sostituzione.
Le tempistiche sono presenti nel manuale istruzioni e riconducibili alle scadenze proposte dal costruttore. Nel caso di quelli di cabina, ad esempio, è consigliabile cambiarli al termine di ogni stagione agricola o almeno una volta all’anno.

Tipologie di filtro dell’aria per motori

I filtri d’aria per i motori dei trattori sono disponibili in diverse tipologie, ognuna pensata a soddisfare specifiche esigenze lavorative e ambientali. In linea di massima, però, possono essere riconducibili a tre categorie.

Tra i più comuni vi sono i filtri a secco o a cartuccia. Piuttosto economici e straordinariamente efficaci, usando materiali come carta o fibre sintetiche riescono a rimuovere fino al 99,99% delle particelle presenti. Queste, con una dimensione di circa 1 µm di diametro, rimarranno intrappolate nella struttura porosa del doppio elemento filtrante, disposto in modo coassiale davanti al radiatore. Il rinforzo interno in poliuretano e rete metallica li rende molto resistenti. Inoltre, non da meno, sono facili da cambiare e rimuovere. La sostituzione dovrà, però, avvenire periodicamente seguendo le istruzioni fornite dal produttore, o, come nel caso di ambienti polverosi o particolarmente umidi, più frequentemente.

Vi sono, poi, quelli a bagno d’olio. Sebbene a oggi siano per lo più utilizzati in piccole macchine agricole, quali motozappe e motocoltivatori, rappresentano un sistema di filtraggio molto particolare. L’aria, infatti, prima di arrivare pulita al motore, passa attraverso un certo quantitativo d’olio. All’interno di questo bagno vi è una cartuccia, in metallo o sintetica. I due componenti creeranno una sinergia tale da trattenere qualunque particella di sporco. Particolarmente efficiente in ambienti polverosi, la sua funzionalità viene compromessa se il livello del liquido scende sotto la sua soglia specifica. Se mantenuti correttamente, però, tendono a durare a lungo.

Da questi, si sono originati i cicloni o con prefiltro centrifugo. Tali filtri vanno a combinare il bagno d’olio con un sistema di centrifugazione che permette di separare le varie impurità dall’aria prima che passi nel liquido. Ciò permette di trattenere inizialmente già oltre il 60% delle particelle, le restanti finiranno, invece, nella vaschetta di olio. Si tratta di un meccanismo di filtrazione complesso e sottoposto a diversi controlli periodici affinché prefiltro e bagno lavorino al meglio. Inoltre, può essere ingombrante e pesante, influenzando enormemente il design del trattore. Ciononostante, è tra i migliori sul mercato e permette di combinare sostenibilità, alta efficienza e maggior durata del motore.

Sostenibilità in agricoltura: come scegliere il giusto filtro aria del trattore

Selezionare la giusta tipologia di filtro dell’aria per il proprio trattore può essere complesso. Vi sono difatti alcuni fattori importanti da considerare. Di seguito, i principali:

  • Luogo di lavoro: ad esempio, nel caso di ambienti particolarmente polverosi e aridi è consigliabile un filtro con olio. Stesso discorso in caso di ambienti umidi poiché i filtri a secco potrebbero essere compromessi;

  • Manutenzione: in termini di facilità, i filtri a secco sono sicuramente tra i più immediati da sostituire e curare. Qualora, però, si desideri un dispositivo di maggior durata, a patto di cambiarli frequentemente, quelli con olio e prefiltro centrifugo potrebbero essere una buona opzione;

  • Prestazioni: le tipologie con olio sono quelli solitamente a maggior efficienza;

  • Costo: i più economici sono indubbiamente i filtri a secco, sia in termini di spese iniziali, che di manutenzione ordinaria;

  • Compatibilità: ovviamente, non tutti i filtri saranno disponibili per il proprio mezzo agricolo. Si consiglia, dunque, di consultare il manuale di istruzioni prima di acquistarne uno.

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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