06/02/2024 - 17:38

In Italia crescono le filiere forestali responsabili e i boschi certificati FSC

Sono 85.214 gli ettari di boschi certificati dal sistema FSC in Italia a fine 2023 (+4,4% rispetto all’anno precedente). La certificazione forestale va di pari passo con la valorizzazione dei servizi naturali offerti dai boschi (stoccaggio del carbonio, preservazione del suolo, biodiversità, ciclo dell’acqua e capacità di fornire servizi turistico-ricreativi): ormai il 70% della superficie totale certificata in Italia verifica anche questi benefici.

boschi FSC

85.214 ettari, un’area corrispondente a 119.300 campi da calcio: è l’area nel nostro Paese gestita secondo gli standard di sostenibilità del Forest Stewardship Council  (FSC), il principale schema che garantisce la gestione responsabile del patrimonio forestale e delle filiere collegate attraverso standard rigorosi (non solo ambientali, ma anche economici e sociali) previsti dal marchio internazionale attivo da oltre trent’anni.

La gestione forestale responsabile
L’aumento della superficie boschiva italiana gestita secondo i criteri FSC è stato del 4,4% rispetto al 2022 e le realtà certificate sono passate da 26 a 28, con una straordinaria varietà sia per localizzazione che per tipologia. La prima novità del 2023 è stata la costituzione di un nuovo gruppo di certificazione, istituto che permette di riunire diversi proprietari in un Paese - l’Italia - con un alta frammentazione delle aree boschive: Etifor s.r.l Società Benefit, che ha incrementato la sua area certificata da 100 a 2.800 ettari. La seconda, grande, novità dell’anno appena concluso è poi la certificazione di 466 ettari di sugherete e macchia mediterranea del Comune di Alà dei Sardi (Sassari): si tratta del primo ente locale a certificare le proprie proprietà produttive (in questo caso, delle sugherete). L’ultima certificazione dell’anno riguarda invece l’Unione Montana dei Comuni del Monviso (Cuneo), che con i suoi 887 ettari raggruppa le proprietà di cinque entità territoriali della valle.

Servizi ecosistemici sempre più centrali nella certificazione
Dopo l’avvio avvenuto nel 2018, oggi sono ben 16 in Italia (per un totale di 60.500 ettari di boschi) le realtà coinvolte nella valorizzazione dei servizi ecosistemici, ossia quelle funzioni naturali svolte dai boschi a supporto alla vita nel nostro pianeta: dallo stoccaggio del carbonio alla regolazione del ciclo dell’acqua, dalla preservazione della biodiversità e della fertilità del suolo e ai servizi ricreativi. La verifica dei servizi ecosistemici si estende ad oggi sul 70% circa della superficie totale certificata in Italia e dimostra come questi benefici spontaneamente erogati dalla natura siano tenuti in grande considerazione dai gestori forestali e dalla società civile, ma anche da aziende ed enti che vi possono investire in qualità di sponsor.

Catena di custodia e filiere
Anche il 2023 ha registrato un aumento del numero di certificati di Catena di Custodia (+6,5%): ora in Italia sono 3.515 e comprendono oltre 4.500 siti produttivi. Il tasso di crescita quasi raddoppiato rispetto al 2022 e che torna ad essere simile a quelli registrati nel 2020 e nel 2021. La Catena di Custodia garantisce la rintracciabilità dei materiali provenienti da foreste ben gestite, da fonti controllate, da materiali di recupero o da un insieme di queste fonti.

Il settore con l’incremento maggiore è quello del legno per costruzioni (361 certificazioni, +14% nel 2023), anche se l’aumento più rilevante per dimensioni riguarda il packaging (1.374 certificazioni, +8%), seguito dall’arredamento per interni ed esterni (690 certificazioni, +8,5%); 69 i nuovi certificati rilasciati in quest’ultimo settore produttivo. In espansione, anche se ancora quantitativamente contenuto, è il settore del tessile: 169 le certificazioni a fine 2023, +7% e 22 nuovi certificati nell’ultimo anno, che vanno ad integrare ulteriormente le filiere italiane, attraverso l’uso di Man-made Cellulosic Fibers (MMCFs) come viscosa, modal e lyocell certificate FSC. Un importante traguardo è stato l’ottenimento della certificazione del brand di suole per le scarpe JV International, che produce a marchio Michelin.

Il marchio FSC
A fine 2023 sono 115 le aziende che hanno usufruito della licenza a scopo promozionale dei marchi FSC tramite la sottoscrizione di un Promotional License Agreement (PLA): i nuovi contratti siglati sono 14, per un incremento a valore di oltre l'20% rispetto al 2022. Tra i settori più attivi nella promozione del proprio impegno in favore delle foreste si confermano l’agroalimentare, il retail, il parafarmaceutico e la cosmesi. L’interesse si conferma anche per il settore fashion e per le aziende che sostengono aree forestali certificate FSC attraverso investimenti in servizi ecosistemici.

FSC nel modo e in Europa
Nel 2023 si è registrata una contrazione degli ettari di foreste gestiti secondo i criteri di FSC nel mondo, a causa della chiusura degli ultimi certificati in Russia e Bielorussia come conseguenza della decisione di Assurance Services International (ASI), il network di vigilanza degli schemi volontari di sostenibilità, di terminare le proprie attività di verifica nei due Paesi. Le foreste certificate FSC nel mondo sono quindi 158 milioni di ettari, suddivisi in oltre 16.400 certificati. I Paesi con maggiore copertura forestale certificata vedono al primo posto il Canada (46 milioni di ettari), seguito da Svezia (19 milioni) e Stati Uniti (14 milioni). In Europa, su un totale di oltre 55 milioni di ettari, oltre la metà si trovano in Svezia, Turchia e Romania. Il tasso di crescita dei certificati di filiera a livello mondiale segna un +12% (per un totale di 57.697, con 83.247 siti coinvolti). La Cina mantiene la prima posizione con oltre 20 mila certificati attivi, seguita dall’Italia (3.515) e dalla Polonia (2.284). L’Europa è il continente che ne registra il maggior numero (36 mila).

“La nostra certificazione - afferma Giuseppe Bonanno, Direttore di FSC Italia - è uno strumento riconosciuto ed apprezzato dal mercato: lo confermano studi condotti su aziende e consumatori, e lo riaffermano i numeri che raccogliamo annualmente. Dalle soluzioni per la gestione forestale responsabile, alla verifica e quantificazione dei servizi e dei benefici forestali, alle diverse filiere, FSC è partner, in Italia come nel mondo, di gestori forestali, aziende e brand che ogni giorno decidono di impegnarsi a sostegno delle foreste e della biodiversità. È lavorando insieme a queste e molte altre realtà che possiamo creare le condizioni per un mondo con più foreste per tutti, per sempre”.

Tommaso Tautonico
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