29/11/2022 - 18:30

Il dossier: RAEE, oli esausti e rifiuti tessili: quanto li conoscono gli italiani?

8 italiani su 10 sanno come conferire correttamente oli esausti e RAEE, ma rispetto all’anno scorso peggiora il giudizio sui (pochi) punti di raccolta. Ancora poco conosciute e applicate le regole “uno contro uno” e “uno contro zero” per i RAEE. Grande attenzione e qualche incertezza sui rifiuti tessili

 

RAEE, oli esausti e rifiuti tessili

Consapevoli dell’importanza di una corretta raccolta differenziata, piuttosto competenti anche sulle frazioni comunemente più ostiche - come oli esausti, RAEE e rifiuti tessili -, eppure spesso intralciati da informazioni poco chiare o da punti di conferimento numericamente inadeguati. È questa la fotografia degli italiani che emerge dal sondaggio lanciato nel mese di ottobre sull’app Junker per iniziativa dell’associazione Cittadinanzattiva, che per il secondo anno consecutivo si è affidata all’app per comprendere il rapporto degli utenti con queste particolari frazioni di rifiuti. L’iniziativa, che rientra nell’ambito del progetto "Re-USER: usa meglio consuma meno", finanziato dal MISE, legge 388 - anno 2021, servirà a migliorare i servizi e le informazioni al cittadino, sulla base dei risultati emersi. 

E tanti sono in effetti gli spunti consegnati dal sondaggio, al quale hanno risposto ben 18.500 utenti, rendendolo uno dei sondaggi di Junker app più partecipati in assoluto. Complessivamente gli utenti Junker - che rappresentano una fetta della popolazione particolarmente sensibile alla raccolta differenziata - hanno dimostrato di saper conferire correttamente queste frazioni, che non rientrano nel più classico dei porta-a-porta. “Questa - commenta Noemi De Santis, responsabile comunicazione di Junker app - è una buona notizia per i Comuni e i Gestori, perché cittadini attenti e informati significano una raccolta differenziata più pulita e, dunque, più remunerativa dal punto di vista dei contributi dei Consorzi. Tuttavia dal nostro sondaggio sono anche emerse alcune criticità, sulle quali sarebbe urgente intervenire: la mancata capillarità dei punti di conferimento degli oli esausti e dei rifiuti tessili e la scarsa conoscenza delle modalità di conferimento dei RAEE ‘uno contro uno’ e ‘uno contro zero’”. 

“Il corretto conferimento di rifiuti strategici come RAEE, oli e tessile necessita di un buon livello di informazione a disposizione dei cittadini, e di una buona organizzazione del servizio di raccolta e gestione di queste tipologie di rifiuti. Per agire efficacemente su entrambi i fronti” spiega Tiziana Toto, responsabile delle politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva “è fondamentale il protagonismo del cittadino-consumatore, che può adottare comportamenti di acquisto, consumo e post-consumo responsabili e orientati alla riduzione dei rifiuti e può allo stesso tempo partecipare in prima persona, nell’ambito delle proprie amministrazioni locali, ai processi per la programmazione, organizzazione, monitoraggio e valutazione del servizio di gestione dei rifiuti. Una adeguata organizzazione del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti e comportamenti di consumo e di conferimento responsabili fanno bene all’ambiente ma anche alle tasche dei consumatori. L’esempio della città di Catania – prima in classifica sia per la tariffa più cara che per la minor percentuale di raccolta differenziata (come emerge dal nostro dossier rifiuti 2022) - dimostra come un servizio non adeguato di raccolta differenziata fa crescere i costi di sistema e di conseguenza le tariffe della TARI”.

RIFIUTI TESSILI
Obbligatoria in tutti i Comuni dal 1° gennaio 2022, la raccolta differenziata dei rifiuti tessili non sembra aver colto impreparati la maggioranza degli utenti Junker, che per il 68% hanno dichiarato di conoscere le modalità di corretto conferimento dei rifiuti tessili, degli accessori e delle calzature in buono stato. È una percentuale certamente confortante, sebbene più bassa di quelle relative alle altre due frazioni indagate - i RAEE (77%) e gli oli esausti (84%) - con le quali gli italiani hanno evidentemente più familiarità. Una buona dose di incertezza emerge quando si entra più nel dettaglio della gestione di questa tipologia di rifiuti: 1 utente su 3 infatti non sa giudicare né il numero né l’accessibilità in termini sia fisici che di orari di apertura dei punti di conferimento dei rifiuti tessili nella sua zona. Solo il 18% dei rispondenti giudica complessivamente ottima la facilità di conferimento dei rifiuti tessili nel suo Comune, il 33% sufficiente e il 16% scarsa. 

RAEE
Quasi 8 italiani su 10 (77%) sanno come conferire correttamente i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche e 7 su 10 (70,6%) conoscono l’ubicazione dei punti di raccolta. Eppure, nonostante le tante campagne informative, solo il 14% afferma di conoscere le modalità di conferimento dei RAEE “uno contro uno” e “uno contro zero”. Come se non bastasse, di questi solo 1 su 2 ha effettivamente conferito un RAEE con la modalitàà "uno contro uno” (52%) e appena 1 su 3 (36%) con la modalità "uno contro zero”. Vale infine la pena sottolineare che, rispetto all’anno precedente, si riscontra un peggioramento in termini di giudizio della facilità di conferimento di questa frazione, giudicata ottima o media dal 57% dei rispondenti, contro il 68% del 2021.

OLI ESAUSTI
Gli oli esausti sono la frazione più pericolosa dal punto di vista ambientale delle tre indagate. È dunque assai confortante che l’84% degli utenti Junker dichiari di sapere come conferirla correttamente, per non provocare danni al sistema fognario e inquinare la falda acquifera. Tuttavia, rispetto al sondaggio del 2021, c’è un peggioramento nel giudizio complessivo sulla facilità di conferimento degli oli esausti nel proprio Comune: poco più del 56% dei rispondenti dà un giudizio ottimo o medio, contro il 67% dell’anno precedente. A pesare soprattutto il numero di punti di raccolta distribuiti sul territorio nazionale: pochi, decisamente troppo pochi e mal distribuiti. Un dato ufficiale non è disponibile. L’unica mappatura è stata condotta proprio da Junker app, che agli oli esausti ha dedicato un intero dossier in collaborazione col webmagazine Economia Circolare. Come riportato nel dossier,  risultano censiti 1.500 punti di raccolta di oli esausti in tutta Italia, appena 1 ogni 39mila abitanti.

Marilisa Romagno
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