07/12/2021 - 18:57

Energia: oltre 53 miliardi investiti in efficienza energetica in 15 anni

Italia avanti tutta sull’efficienza energetica. Negli ultimi 15 anni, per effetto dei meccanismi di detrazione fiscale, nel nostro Paese sono stati investiti oltre 53 miliardi di euro, dei quali circa 45 miliardi al 2020 con l’ecobonus 65% e più di 8 miliardi per interventi già realizzati con il superecobonus 110%. 

efficienza energetica, Enea

Per quanto riguarda gli obiettivi previsti dai piani nazionali ed europei, sono stati centrati rispettivamente all’80% e al 90%, soprattutto per il traino del comparto residenziale. Sono alcuni dei dati che emergono dal 10° “Rapporto annuale sull’efficienza energetica” e dal 12° “Rapporto annuale sulle detrazioni fiscali per interventi di risparmio energetico e utilizzo di fonti di energia rinnovabili negli edifici esistenti”, elaborati dall’ENEA e presentati oggi a Roma in un convegno organizzato con Confindustria, alla presenza del Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, del Delegato di Confindustria per la Transizione energetica, Aurelio Regina e del Presidente dell’ENEA, Gilberto Dialuce.

“Durante i primi dieci anni della transizione ecologica si tratta di effettuare una transizione  energetica epocale”, ha dichiarato il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani. “L’ENEA ha tutte le competenze tecniche per poter seguire questo processo – ha aggiunto – e diventerà centrale per capire le diverse direzioni da prendere. Il piano che prevede il 55% di decarbonizzazione al 2030 è quello che si può fare a tecnologia vigente, ma sappiamo che non basta. Proprio per questo il ruolo dell’ENEA sarà centrale: parliamo di un’enorme opportunità perché ora il comparto energetico diventa il cuore di un grande cambiamento globale”.

“Le incentivazioni hanno consentito di riqualificare una parte importante del parco abitativo, di ridurre i consumi e di rilanciare un settore in difficoltà come quello dell’edilizia”, ha commentato il Presidente dell’ENEA Gilberto Dialuce. “I prossimi dieci anni saranno decisivi per rispettare il limite di 1,5 °C entro il 2030 e per centrare questo obiettivo servirà, ad esempio, almeno raddoppiare il tasso di riqualificazione energetica degli edifici, in linea con quanto evidenziato dalla Renovation Wave lanciata dalla Commissione europea”, ha aggiunto Dialuce, sottolineando che “la transizione energetica è una delle sfide più impegnative da affrontare e dobbiamo contribuire, anche con un mutamento dei comportamenti, ai grandi cambiamenti socio-economici che comporterà”.

“L’efficienza energetica è al primo posto delle politiche europee per la decarbonizzazione e il settore edilizio è a tutti gli effetti l’elemento centrale nell’ambito di questa impegnativa e ambiziosa transizione ecologica”, ha commentato Aurelio Regina, Delegato del Presidente di Confindustria per la transizione energetica. “Gli incentivi fiscali, ecobonus e superbonus, hanno dimostrato di funzionare e ci auguriamo che possano proseguire e magari siano semplificati e resi ancor più efficaci. Le nostre imprese – ha aggiunto – da tempo sono impegnate nella lotta ai cambiamenti climatici. È in atto un cambio di paradigma produttivo epocale che, come ha detto il Premier Draghi, ci deve coinvolgere tutti. Dobbiamo lavorare insieme per arrivare agli obiettivi del Fit for 55 sani e salvi e non rischiare di perdere per strada importati pezzi di industria. L’attuale situazione di escalation dei prezzi dell’energia è molto preoccupante, ma ci ricorda quanto sia importante puntare sull’efficienza energetica, sulla generazione elettrica da rinnovabili, la diffusione dei green gas e degli e-fuel. L’Italia, come dimostra il rapporto ENEA, è già avanti ma non basta. Dobbiamo fare di più”.

Marilisa Romagno
autore