07/08/2014 - 20:00

I Parchi di Puglia: un viaggio nella storia tra natura e arte

Stilo Editrice ha da poco inaugurato nella collana storia e territorio una sezione dedicata alle guide dei parchi naturali pugliesi; recentemente sono stati pubblicati i volumi relativi ai parchi di Lama D'Antico, delle Dune Costiere e di Porto Selvaggio.
Stilo Editrice ha da poco pubblicato i volumi relativi ai parchi di Lama D'Antico, delle Dune Costiere e di Porto Selvaggio, si tratta di agili volumetti tascabili che uniscono ad informazioni di carattere nozionistico-scientifico un ricco apparato fotografico e indicazioni di carattere pratico.

Il Parco Naturale Regionale 'Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo' è un'area naturale protetta compresa tra i comuni di Fasano e Ostuni, che si estende per 8 km di costa e una superficie complessiva di 1.100 ettari. Il Parco prende il nome dai lunghi cordoni dunali che separano dal mare le zone umide. Gli habitat costieri ospitano numerosi uccelli migratori, che vi fanno tappa nelle rotte fra l'Africa e l'Europa. Nelle aree interne, attraversate dall'antica via Traiana, pascoli e ulivi millenari fanno da cornice a masserie storiche.

Il parco regionale naturale 'Porto Selvaggio e Palude del Capitano' è situato nel territorio del comune di Nardò (Lecce). Punteggiato da torri di avvistamento e difesa del XVI secolo, caratterizzato da masserie e 'furnieddhri', questo parco nasce dall'ampliamento del parco naturale attrezzato 'Portoselvaggio - Torre Uluzzi', primo parco istituito dalla Regione Puglia nel 1980. Meta privilegiata durante l'estate per le sue acque cristalline, in ogni stagione il Parco offre nuove scoperte al visitatore: può essere attraversato a piedi e in bicicletta, per conoscere le scogliere, le fioriture, le sorgenti e tutto ciò che come uno scrigno custodisce, dalle testimonianze preistoriche e paleontologiche agli endemismi botanici e animali. Magari, se si è fotunati, si avrà anche l'occasione di incontrare l'aquila minore e il camaleonte.

La storia del villaggio di Lama d'Antico, uno dei più noti e importanti del territorio di Fasano (Brindisi), è punto di partenza per riscoprire e valorizzare un lembo di territorio carico di storia e arte. Gli autori ne ripercorrono le vicissitudini e i profondi mutamenti culturali, aprendo al lettore lo scenario della vita quotidiana nelle lame tra l'VIII e l'XI secolo. Rifugi naturali per trovare riparo dalle incursioni barbariche in un primo momento, la lama divenne culla di una comunità organizzata grazie all'opera dei monaci di san Basilio, giunti dall'Oriente in Italia meridionale per fuggire alle persecuzioni iconoclaste. Poi, con la conquista normanna dell'Italia meridionale, il villaggio rupestre accolse i monaci benedettini, alfieri della cultura latina che la Chiesa di Roma tentò di introdurre in queste zone. Questa piccola guida illustra il parco rupestre nelle aree che lo compongono (Lama d'Antico, San Giovanni e San Lorenzo), nella varietà degli ambienti che lo costituiscono (abitazioni civili e religiose, spazi comunitari e di lavoro) e si sofferma anche sugli aspetti geo-fisici che lo caratterizzano. Particolare attenzione è concessa all'analisi dell'architettura delle chiese-grotta e alla peculiarità delle pitture murali che testimoniano l'esistenza di una vera e propria 'civiltà rupestre locale'.
Marilisa Romagno
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