25/03/2019 - 13:03

Seconda vita plastic food: Parmalat dimezza la quantità di plastica immessa nell’ambiente

Parmalat è la prima realtà alimentare italiana certificata “Plastica Seconda Vita Food” grazie al progetto di economia circolare fortemente voluto da Parmalat per la sua bottiglia blu,destinato a ridurre la quantità di nuova plastica immessa nell’ambiente.

 

Seconda vita plastic food

Parte l’innovativo progetto di Parmalat destinato a dimezzare la quantità di nuova plastica immessa nell’ambiente che vede protagonisti gli storici brand Parmalat Puroblu,il primo latte a lunga durata in Italia dall’iconica bottiglia blu, e Parmalat Zymil microfiltrato in tutte le sue varianti in banco frigo. Da marzo tuttele bottiglie blu di Parmalat sono realizzate con il 50% di plastica riciclata,il massimo consentito dalla legge per i prodotti alimentari, permettendo così un risparmio all’anno pari a circa 600 tonnellate di nuova plastica.

Parmalat si impegna in un processo virtuoso definito “bottle to bottle”,attraverso il quale le bottiglie usate vengono trasformate in nuove attivando un sistema di economia circolare potenzialmente ripetibile all’infinito. L’Università di Parma,attraverso un’analisi LCA (Life CycleAssessment)*,che valuta l’impatto ambientale di un prodotto o di un servizio,ha confermato la natura ecosostenibile delle nuove bottiglie blu realizzate da Parmalat che consentono di risparmiare in un annocirca 18 mila m3 di acqua, l’equivalente di tre volte quella presente nelle vasche dell’Acquario di Genova. L’utilizzo di materia prima riciclata riduce, inoltre,di quasi 1700 tonnellatele emissioni di CO2 prodottein un anno,una quantità di anidride carbonica che potrebbe essere assorbitada circa 69.000 alberi in un anno.

“L’azienda è impegnata nell’ambito della sostenibilità sotto diversi punti di vista, da quello dei consumi energetici alle emissioni di CO2 – ha commentato Giovanni Pomella, Direttore Generale di Parmalat Italia – e una delle principali iniziative è quella di utilizzare packaging più rispettosi dell’ambiente, arrivando a ridurre di quasi 1.500 tonnellate l’utilizzo di plastica immessa nell’ambiente negli ultimi 5 anni. In questo contesto – continua Giovanni Pomella- si inserisce la produzione di bottiglie blu con il 50% di PET riciclato per i nostri brand Parmalat Puroblue Zymil. In questo modo, l’azienda non solo risponde alla nuova Direttiva Europea sulla plastica monouso, che prevede entro il 2030 l’obbligo che tutte le bottiglie contengano il 30% di materiale riciclato, ma ne anticipa i tempi, proponendosi un impegno ben maggiore”.

Inoltre, Parmalat è la prima azienda alimentare italiana ad ottenere il marchio “Plastica Seconda Vita Food” per la sua bottiglia blu,la certificazione ambientale che verifica tutta la filiera produttiva, dalla tracciabilità della materia prima all’imballaggio, per garantire al consumatore origine e sicurezza del packaging. Le attività per l’ottenimento del marchio “Plastica Seconda Vita”, inclusa la verifica e la dichiarazione del contenuto di Plastiche Seconda Vita, sono state effettuate da Istituto Italiano dei Plastici, primo Ente di Certificazione in Italia accreditato per tale schema. Gli stabilimenti produttivi dell’azienda coinvolti nel processo sono quelli di Albano Sant’Alessandro (Bg) e Roma.


*Confronto con la stessa quantità di bottiglie blu 100% PET vergine. Elaborazione LCA basata su ReCiPe 2016 Midpoint (H).

 

Marilisa Romagno
autore
Articoli correlati
  • Leggi
    20/11/2015 - 13:30
    Ambiente
    Ambiente: Capannori, stop a bottigliette di plastica usa e getta nelle scuole medie

    Dalla prossima settimana 400 alunni delle scuole secondarie di primo grado di Capannori, San Leonardo in Treponzio, Lammari e Camigliano potranno salutare le bottigliette usa e getta di plastica per l'acqua. L'amministrazione comunale, grazie alla collaborazione con Acque spa che gestisce il...

  • Leggi
    01/01/2013 - 01:00
    Ambiente
    Canberra: al bando le bottiglie di plastica

    L'Università di Canberra (Australia) ha messo al bando la vendita di bottiglie d'acqua. Al suo posto distributori di acqua refrigerata liscia o gassata. Conveniente per l'ambiente e ma anche gli studenti visto il costo inferiore di questo servizio.