Rinnovabili: Bloomberg lancia l'allarme, gli investimenti si riducono
Le aziende dell'energia solare investono solo l'1% dei loro guadagni in ricerca e sviluppo.
Le rinnovabili hanno bisogno della ricerca. Le società attive nel campo dell'energia solare investono solo l'1% dei loro guadagni in R&S. Una percentuale troppo bassa se vogliamo che il mercato delle rinnovabili possa continuare a crescere.
Gli analisti del settore energetico hanno lanciato l'allarme: le società investono troppo poco in ricerca e sviluppo. Un rallentamento che alla lunga potrebbe bloccare il processo di transizione verso un'economia basata sulle fonti rinnovabili. Secondo Bloomberg le compagnie attive nel settore dell'energia solare investono solo l'1% dei loro guadagni in R&S. Se vogliamo produrre energia sfruttando le fonti rinnovabili è fondamentale abbassarne i costi di produzione rispetto ai combustibili fossili e al nucleare; per farlo però dobbiamo continuare ad investire nella ricerca.
In Europa, dove ci sono le cinque più importanti nazioni che producono energia dal solare, si vedono i primi rallentamenti. La quota di produzione è ferma al 16,7% del totale. E' necessario che la ricerca venga supportata da politiche mirate e da nuovi modelli economici in grado di abbassare i costi di produzione.
Secondo IRENA, l'Agenzia internazionale per le energia rinnovabili, è possibile produrre entro il 2050 l'80% di energia da fonti rinnovabili. Il raggiungimento degli accordi parigini, continua l'agenzia, porterebbe ad un aumento del PIL dello 0,8% che potrebbe essere reinvestito nella ricerca in favore di nuove tecnologie, più pulite e meno costose delle attuali.
