20/07/2017 - 11:45
Scoperta la proteina che aiuta le piante a produrre biocarburanti
Da uno studio congiunto fra università americane e Centri di Ricerca italiani emerge la scoperta di una proteina contenuta nelle cellule vegetali che bilancia la quanità di luce da assorbire per produrre biocarburanti.
Una ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Chemistry, nata dalla collaborazione fra gli Stati Uniti, con il Massachusetts Institute of Technology (Mit), e l'Italia, con il dipartimento di Biotecnologia dell'universita' di Verona, l'Istituto per la Protezione delle Piante del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ipp-Cnr) rivela le propietà di una proteina che protegge le piante dal Sole in eccesso, utile alla produzione di biomassa e quindi di biocarburanti.
La proteina, indicata con la sigla LHCSR1, è stata identificata nelle alghe e nel muschio e riesce a sfruttare una quantità di luce solare giusta per poter effettuare la fotosintesi e trasformare l'energia della luce in nutrimento. Il team di ricercatori coordinato da Gabriela Schlau-Cohen del Mit, e del quale fanno parte per l'Italia Alberta Pinnola, Luca Dall'Osto e Roberto Bassi, ha scoperto che la proteina LHCSR1 permette a muschio e alghe di proteggersi da una quantità eccessiva di energia solare. Infatti la proteina in questione ha la capacità di proteggere le piante, impedendo loro di assorbire una quantità di luce eccessiva, dannosa per i tessuti.
La proteina e' contenuta nei cloroplasti, organelli contenuti nelle cellule vegetali, centraline in cui avviene la fotosintesi. Questa è capace di modificarsi a seconda dei cambiamenti che avvengono nella luce solare. Nel caso in cui le piante assorbano una quantita' di luce superiore a quella di cui hanno bisogno, la proteina agisce rilasciando l'energia in eccesso sotto forma di calore.
Il team di esperti sta lavorando per capirne il comportamento, così da poter accellerare il processo di fotosintesi e qunidi la produzione di biomassa per ottenere biocarburanti.
La proteina, indicata con la sigla LHCSR1, è stata identificata nelle alghe e nel muschio e riesce a sfruttare una quantità di luce solare giusta per poter effettuare la fotosintesi e trasformare l'energia della luce in nutrimento. Il team di ricercatori coordinato da Gabriela Schlau-Cohen del Mit, e del quale fanno parte per l'Italia Alberta Pinnola, Luca Dall'Osto e Roberto Bassi, ha scoperto che la proteina LHCSR1 permette a muschio e alghe di proteggersi da una quantità eccessiva di energia solare. Infatti la proteina in questione ha la capacità di proteggere le piante, impedendo loro di assorbire una quantità di luce eccessiva, dannosa per i tessuti.
La proteina e' contenuta nei cloroplasti, organelli contenuti nelle cellule vegetali, centraline in cui avviene la fotosintesi. Questa è capace di modificarsi a seconda dei cambiamenti che avvengono nella luce solare. Nel caso in cui le piante assorbano una quantita' di luce superiore a quella di cui hanno bisogno, la proteina agisce rilasciando l'energia in eccesso sotto forma di calore.
Il team di esperti sta lavorando per capirne il comportamento, così da poter accellerare il processo di fotosintesi e qunidi la produzione di biomassa per ottenere biocarburanti.

Marilisa Romagno
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