17/11/2016 - 13:08

Rifiuti organici: la fonte di energia pulita del futuro

La nuova frontiera dell'energia pulita sono i rifiuti organici

Positiva la verifica di impatto ambientale per il progetto Bio2Energy che trasformerà il depuratore di Viareggio in un impianto per la produzione di energia pulita da rifiuti.
energia pulita
Approvata la valutazione d’impatto ambientale per la trasformazione del depuratore comunale di Viareggio in codigestore per la produzione di metano e energia elettrica e anche compost per l’agricoltura. Ideatrice del progetto Bio2Energy è Sea Risorse, che realizzerà il progetto con un cofinanziamento regionale di 1,5 milioni di euro, cioè la metà del costo totale del progetto. Il depuratore lavorerà partendo da rifiuti che vengono smaltiti trasformandoli in energia pulita (bioidrogeno e biometano) e concime da utilizzare in agricoltura.

Sea Risorse commenta così il progetto: «E’ un processo a filiera chilometri zero che recupera l’organico della raccolta differenziata e dei fanghi del depuratore, annulla i consumi energetici necessari per la stabilizzazione dei fanghi, produce energia elettrica da mettere in rete e un fertilizzante organico che sostituisce quelli chimici».
Il progetto si articolerà in diverse fasi dall'avvio della gestione del progetto sperimentale, all' allestimento dei laboratori al Cnr di Pisa e all’Università di Firenze ai successivi lavori in scala industriale dentro il sito del depuratore. La durata del progetto sarà 2 anni durante i quali sarà sarà monitorata e ottimizzata la produzione di fonti di energia pulita, il bioidrogeno e il biometano. Dal punto di vista ambientale il progetto è compatibile con l'ambiente circostante e non avrà impatti negativi sul patrimonio ambientale e culturale circostante.

L'acqua sarà utilizzata per generare, con l’aggiunta della frazione organiza dei rifiuti, idrogeno dai batteri delle sostanze organiche. L’idrogeno sarà utilizzato per produrre energia elettrica e il compost generato servirà come fertilizzante in agricoltura. Il processo consiste nel recuperare l’organico proveniente dalla raccolta differenziata e dai fanghi, con un abbattimento dei consumi energetici necessari al processo di stabilizzazione dei fanghi, e produrre energia elettrica pulita insieme ad un fertilizzante organico che può sostituire quelli chimici in agricoltura. E' un progetto sperimentale che esporta a livello internazionale questo innovativo sistema trattamento di rifiuti organici.
Marilisa Romagno
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