15/11/2016 - 11:22

Cambiamenti climatici: il 2016 l'anno più caldo di sempre

Il 2016 è l'anno più caldo di sempre

Durante la Conferenza Onu sul clima di Marrakech sono stati resi noti i dati raccolti dal Centro di Ricerca Internazionale sul Clima e l’Ambiente di Oslo sulle emissioni di CO2.
cambiamenti climatici
Secondo gli scienziati la causa dei cambiamenti climatici è da attribuire all'emissione di gas serra derivanti dalle attività umane. La buona notizia è che le emissioni di CO2 sono rimaste stabili negli ultimi 3 anni. Di contro, il 2016 è stato l'anno più caldo di sempre. Secondo l’Organizzazione Metereologica Mondiale (Wmo), le temperature tra gennaio e settembre 2016 sono salite di 1,2 gradi sopra i livelli dell’epoca preindustriali rendendo vano ogni sforzo fatto sino ad ora per scongiurare l'aumento delle temperature.

Il segretario dell'Organizzazione Metereologica Mondiale, Petteri Taalas, afferma: “le alte temperature che abbiamo visto nel 2015 si avviano ad essere superate nel 2016. Il calore supplementare del potente Nino è sparito. Il caldo dal riscaldamento globale continuerà. In parti nella Russia Artica le temperature sono dai 6 ai 7 gradi sopra la media di lungo periodo. Molte altre regioni artiche e sub-artiche in Russia, Alaska e nel nordovest del Canada erano almeno 3 gradi sopra la media. Eravamo abituati a misurare le temperature da record in frazioni di gradi, ma questa è un’altra cosa”.

Glen Peters, coautore dello studio sui cambiamenti climatici anticipato in questi giorni a Marrakech e che verrà pubblicato interamente nel 2017 afferma: E’ una grande notizia quella che le emissioni di CO2 sono rimaste stabili negli ultimi tre anni ma è troppo presto per affermare che il picco sia stato raggiunto”. 

Secondo Talaas, segretario della Wmo: “a causa del cambiamento climatico, la frequenza e l’impatto degli eventi estremi sono aumentati. Le ondate di calore e le inondazioni che una volta avvenivano una volta a generazione, stanno diventando più regolari. L’aumento del livello dei mari ha aumentato l’esposizione alle tempeste associate ai cicloni tropicali”.
Tommaso Tautonico
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