14/04/2015 - 09:06

Nucleare, Sogin: il 16 e il 17 maggio le centrali aprono le porte ai cittadini

La Sogin, la società pubblica che si occupa dello smantellamento delle centrali nucleari nel nostro Paese, ha lanciato l'iniziativa "Open gate", con la quale il 16 e 17 maggio i cittadini potranno visitare i quattro siti di Caorso (Piacenza), Garigliano (Caserta), Latina e Trino (Vercelli) in fase di smantellamento.
L'obiettivo è far conoscere il lavoro che Sogin porta avanti quotidianamente per terminare lo smantellamento degli impianti nucleari, nel rispetto dei criteri di massima sicurezza, e di sensibilizzare sul tema della gestione dei rifiuti radioattivi, dal loro stoccaggio nei depositi temporanei alla sistemazione definitiva nel Deposito unico nazionale, la cui realizzazione consentirà di chiudere il ciclo elettronucleare nel nostro Paese, spiega la società.
 
Il deposito nazionale è un'infrastruttura ambientale di superficie dove mettere in totale sicurezza tutti i rifiuti radioattivi prodotti in Italia ed è la Sogin ad occuparsi della localizzazione e della realizzazione di questa struttura che dovrà aprire le porte entro il 2024-2025 e nel quale confluiranno circa 75 mila metri cubi di rifiuti di bassa e media attività: di cui il 60% prodotti dalle attività di smantellamento degli impianti nucleari e il 40% prodotti dalle quotidiane attività di medicina nucleare, industriali e di ricerca.
 
Non solo. Il deposito permetterà anche lo stoccaggio temporaneo di circa 15 mila metri cubi di rifiuti ad alta attività. Questi verranno trasportati e stoccati temporaneamente in contenitori speciali detti cask, in attesa della disponibilità di un deposito definitivo geologico. La realizzazione di questa struttura rappresenta una priorità per l'Italia per diversi motivi, tra cui quello di terminare il decommissioning degli otto impianti nucleari, assicurare una gestione in totale sicurezza, efficiente e razionale dei rifiuti radioattivi, passando da decine di depositi temporanei ad un'unica infrastruttura e valorizzare a livello internazionale il know-how acquisito in Italia.
 
Nelle corso dell'evento organizzato da Sogin, le centrali nucleari potranno accogliere quasi tremila visitatori: un massimo di 380 al giorno per Trino, Caorso e Garigliano, e un massimo di 320 per la centrale di Latina. L'iniziativa prevede due differenti percorsi di visita per le centrali di Caorso, Garigliano e Trino: "zona controllata" e "zona non controllata". Per la centrale di Latina è programmato un unico percorso, "zona non controllata". 
 
La "zona controllata" all'interno di un impianto nucleare è un ambiente di lavoro delimitato il cui accesso, per motivi di protezione dalle radiazioni ionizzanti, è segnalato e regolamentato da specifiche procedure ed è vietato ai minori, a differenza della zona non controllata alla quale possono accedere anche i bambini da sei anni in su. In ciascuna giornata e per ogni percorso di visita, della durata di circa due ore, sarà possibile prenotarsi per uno fra i diversi turni programmati dalla mattina fino al tardo pomeriggio. 
 
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Rosamaria Freda
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