05/06/2014 - 16:16

Giornata mondiale dell'ambiente 2014: che cosa è la finanza etica e quanto conta la responsabilità sociale d'impresa

Che cosa è la finanza etica e quanto sia importante coglierne il significato profondo di strumento finalizzato ad avere impatti positivi sulla società e sull'ambiente.
Questo il tema della tavola rotonda, che si è conclusa poco fa al palazzo della Fao di Roma, organizzata dal Forum Terra Italia nell'ambito della Giornata mondiale dell'ambiente 2014, che si festeggia oggi in tutto il mondo. Si è trattato di un incontro sui temi dello sviluppo dei territori e della finanza sociale per lavorare insieme e proporre modelli innovativi di investimento capaci di produrre impatti positivi per l'Uomo e per la Terra.

Le imprese sociali e familiari costruiscono nuove opportunità per la nostra economia, ha detto Davide Dal Maso, segretario generale del Forum per la finanza sostenibile nel corso del suo intervento. Il Forum mira appunto ad orientare la finanza verso attività che abbiano "esternalità positive", ovvero creino effetti economici positivi sull'esterno e che creino nuove opportunità. Di qui l'importanza dell'investimento sostenibile e responsabile, anche detto "investimento di impatto", che rovescia i termini in cui viene generalmente pensato l'investimento, perché ha come obiettivo la massimizzazione del ritorno sociale. Si tratta di un'importante sfida da cogliere, ha detto Dal Maso, perché condurre gli investitori verso una direzione più sostenibile ha un ritorno positivo non solo su tutta la nostra economia ma anche su tutta la nostra società.
 
Proprio su questa strada si sta muovendo la Social Investment Task Force del G8, ha detto Federico Mento, che ha sostituito il presidente di Uman Fondation, Giovanna Melandri, che è stata impossibilitata a partecipare all'incontro. Si tratta di task force internazionale sugli investimenti ad impatto sociale, promossa dal premier David Cameron, in occasione della presidenza inglese del G8 che ha raggiunto il risultato positivo di riunire il mondo della finanza attorno al tavolo della responsabilità dell'impresa sociale, ha spiegato Mento.
 
La finanza può diventare sostenibile senza però "fare beneficienza" ma soltanto scegliendo bene dove allocare i propri risparmi, ha aggiunto Alessandra Viscovi, direttore generale di Etica sgr, società di gestione del risparmio del gruppo Banca popolare Etica, unica in Italia a proporre esclusivamente fondi etici e tra i leader del mercato italiano dei fondi socialmente responsabili. La responsabilità alla base degli investimenti non è solo quella del rendimento ma è anche sensibilizzare gli operatori verso la responsabilità sociale. Non si guarda solo il bilancio finanziario di un'impresa, ha detto la Viscovi, ma anche la parte di rendicontazione socio-ambientale. A proposito di Etica, la Viscovi ha evidenziato come tra i criteri di esclusione messi in atto dalla sua società nella scelta delle imprese sulle quali investirei ci sia il livello di inquinamento prodotto, l'aver avuto a che fare con l'energia nucleare, con gli Ogm, con i pesticidi, con l'uso di legname protetto. Quanto invece ai criteri positivi, Etica si rivolge verso aziende che siano attente all'ambiente, al sociale, ai diritti umani, ha detto ancora il direttore di Etica.
 
La parola è poi passata a Vincenzo Linarello, presidente del Gruppo Cooperativo Goel, nato nel 2003 nella Locride per combattere la disoccupazione attraverso un sistema di sviluppo del territorio fondato sulla giustizia sociale ed economica. Il gruppo ha come mission il cambiamento socio-economico della Locride e della Calabria e riconosce nell'impresa sociale il principale strumento di produzione di questo cambiamento, ha detto Linarello. 
 
La tavola rotonda è stata conclusa da Roberta Cafarotti, direttore scientifico Earth Day Italia, che ha evidenziato quanto sia fondamentale sviluppare un terreno fertile su cui poggiare l'impresa sociale. Ciò è possibile, ha detto la Cafarotti, solo coinvolgendo tutti gli attori sociali, economici ed istituzionali verso la strada della responsabilità. 
Rosamaria Freda
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