14/06/2013 - 18:00

AMOER: conferenza Missione Mobilità

“Missione Mobilità”, la manifestazione in programma a Roma il 21 e 22 giugno presso la sede della Pontificia Università Lateranense (piazza San Giovanni in Laterano, 4), promossa da AMOER - Associazione per una Mobilità Equa e Responsabile: “Due giorni per rilanciare la passione per la mobilità (responsabile ed ecosostenibile) su due e quattro ruote e denunciare le continue vessazioni subite da automobilisti e motociclisti, proponendo alle istituzioni analisi e ricette concrete per superare la crisi del settore”.
Due giorni per dire "No del motore dell'economia".   Due giorni allo spegnimento per rilanciare la passione per la mobilità (responsabile ed ecosostenibile) su due e quattro ruote e denunciare le continue vessazioni subite da automobilisti e motociclisti, proponendo alle istituzioni analisi e ricette concrete per superare la crisi del settore.

Sono questi gli obiettivi di “Missione Mobilità”, la manifestazione in programma a Roma il 21 e 22 giugno presso la sede della Pontificia Università Lateranense (piazzaSan Giovanni in Laterano, 4), promossa da AMOER - Associazione per una Mobilità Equa e Responsabile e presentata oggi presso la sede dell’ACI.

L’iniziativa, dopo il successo riscosso dalla prima edizione lo scorso anno a Torino, approda nella Capitale e apre le porte anche alla mobilità su due ruote con una due giorni di incontri che vedrà confrontarsi istituzioni, imprenditori, esperti del mondo scientifico e universitario, rappresentanti della filiera dell’auto e delle moto e appassionati dei motori su argomenti di stretta attualità per il settore.
Tre i temi guida di questa edizione: “La denuncia della continua demonizzazione e vessazione fiscale del bene auto”, “Il rilancio dell’intera filiera della mobilità come trampolino per una possibile ripresa economica e occupazionale”, “La riscoperta dei sentimenti di passione e libertà che da sempre i motori sanno evocare”.

"L’auto, e la mobilità a motore più in generale, - afferma Pierluigi Bonora, giornalista e Presidente di AMOER – sono oggi strette tra due fuochi: da una parte l’incendio economico (con il drammatico calo dei consumi) che la politica sembra incapace di arginare; dall’altro la crescente opera di vessazione dell’auto e dei suoi utilizzatori condotta su più fronti per nascondere ritardi infrastrutturali e inadempienze da parte delle istituzioni. Tale opera sta spegnendo la passione per le quattro e le due ruote, soprattutto tra i più giovani. Le Case Auto sono chiamate oggi a ridefinire le strategie per interpretare al meglio i desideri delle nuove generazioni che non vedono più nell’auto il simbolo di libertà e divertimento”.
Siamo provocatoriamente contrari”, conclude Bonora, “a una città senza motori in quanto auspichiamo la definizione di una politica integrata della mobilità che tenga conto di tutti i sistemi di trasporto, dalle auto alle bici passando per moto e scooter, tutelando sempre la libertà di spostamento dei cittadini, senza preclusioni ideologiche e demagogiche”.

“Missione Mobilità” si propone come rassegna di stimolo, provocazione e pressione a favore di un equilibrio tra le città e il mondo dei motori a due e quattro ruote, troppo spesso considerate solo come “bancomat” di tutte le tasse possibili e mai attentamente valutate come elementi strategici della nostra industria e all’interno di un piano generale di mobilità equa e responsabile.
Piuttosto la criminalizzazione della mobilità a motore condotta negli ultimi mesi ha generato oggi uno scenario preoccupante: le vendite di vetture sono in calo da 36 mesi (ridotte ai livelli di una quarantina di anni fa) con le famiglie che rinviano l’acquisto di auto nuove e le riparazioni di quella in loro possesso; intanto, resta alto il costo della benzina e gli altri “balzelli” e costi accessori (Ipt - Imposta provinciale di trascrizione, RC Auto, Bollo) appesantiscono oltremodo il possesso di un’auto.

Il salvadanaio dell’auto si è rotto e il fisco non riesce a cavarne i soldi sperati – dichiara il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damianiperché gli automobilisti non destinano più al proprio veicolo le poche risorse disponibili. La leva fiscale deve essere uno strumento di rilancio e non di oppressione per il settore, altrimenti per il mondo economico e sociale dell’auto non c’è futuro. Per ridurre l’esborso delle famiglie per la mobilità si può agire subito sulle prime due voci di spesa: il carburante e l’assicurazione. Soprattutto sulla rc-auto ACI ha mostrato alle istituzioni come intervenire con risparmi fino al 40% delle polizze per le famiglie senza costi per lo Stato”.

  • http://www.missionemobilita.it/


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  • Allegati:
    Andrea Pietrarota
    Direttore Responsabile