04/06/2010 - 22:06

Svezia:biomasse al primo posto

Coprono 31,7% fabbisogno complessivo contro 30,8% petrolio. Le biomasse sono diventate la prima fonte di energia della Svezia. Prevalentemente sotto forma di biocarburanti, soddisfano infatti il 31,7% di tutta la domanda nazionale di energia.
Per quanto riguarda la produzione di elettricità, le biomasse coprono l'8% al fabbisogno nazionale. Secondo le previsioni, inoltre, l'energia da biomasse crescerà del 10% nel 2011.
Più precisamente, secondo l'associazione svedese per le bioenergie, fra il 2000 e il 2009 l'energia totale generata dalle biomasse è salita da 88 a 115 milioni di megawatt/ora, mentre quella prodotta dal petrolio è scesa da 142 a 112 milioni di Mwh.
Seguono l'energia idroelettrica con 61 milioni di MWh (17% di tutta l'energia primaria e quasi il 48% di quella elettrica) e il nucleare con 47 milioni (13% dell'energia primaria e circa il 35% di quella elettrica).
La Svezia è uno dei Paesi al mondo che hanno fatto più progressi verso l'indipendenza dai combustibili fossili; nel 2009 il governo ha approvato un piano per arrivare al 50% dell'energia da fonti rinnovabili nel 2020.
Un'importante conseguenza del boom delle biomasse è che il mercato svedese del legname si è definitivamente trasformato ed è diventato più competitivo. Se tradizionalmente l'industria della carta era il principale attore sul mercato, oggi i residui delle segherie e i tronchi di piccolo diametro sono usati anche dal settore energetico.
Questa concorrenza ha causato in definitiva un aumento dei prezzi della materia prima, che nei primi tre mesi del 2010 hanno toccato nuovi picchi: quasi il 20% in più rispetto al 2005 e il 36% in più rispetto al 2000.
La Svezia punta all'indipendenza del settore dei trasporti dai combustibili fossili importati entro il 2030.
Marilisa Romagno
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