12/10/2016 - 14:36

Al via la seconda fase di Ewit, il progetto internazionale Africa-Europa sui RAEE

Prende il via la seconda fase di Ewit-progetto di cooperazione tra Europa e Africa sulla gestione dei RAEEdel valore di oltre 1,6 milioni di euro e coordinato dal Consorzio Remedia - con una serie di incontri di disseminazione organizzati sulterritorio africano nelle 4 città coinvolte nell'iniziativa e gemellate con altrettante città europee. Concluderà il progetto la Conferenza Panafricana, in programma a gennaio 2017.
Partito nel febbraio 2015, Ewit si propone di condividere le best practice diFirenze (Italia), Anversa (Belgio), Oporto (Portogallo) e Vienna (Austria)nella gestione dei RAEE con Choma (Zambia), Abidjan (Costa d'Avorio), Johannesburg (Sud Africa) e Kisii (Kenya) per sviluppare sistemi efficaci di gestione e di valorizzazione dei rifiuti tecnologici. Per raggiungere questo obiettivo è stato realizzato un innovativo portale online http://ewit.site, oggi pronto per essere utilizzato, composto da una parte accessibile a tutti gli utenti e da una sezione fruibile tramite log in da enti territoriali e altri stakeholder interessati alla governance dei RAEE su scala urbana in contesti di sviluppo.Questa seconda sezione permette di accedere a documenti elaborati e prodotti durante la prima fase del progetto, oltre a ottenere linee guida per una corretta gestione dei rifiuti opportunamente calibrate su diversi contesti possibili.

La prima parte del progetto, che si è sviluppata tra luglio 2015 e giugno 2016, è stata fondamentale per raccogliere tutto il materiale necessario all'implementazione del sito e ha riguardato:
- una prima fase di "Twin Cities Workshops"organizzata in Africa e in Europaper tracciare una fotografia dei sistemi locali di gestione dei RAEE. Questa fase ha permesso di individuare possibili aree di intervento e best practice di settore
- una seconda fase di "Expert Modelling Workshop" che ha visto la partecipazione di un pool di esperti di alto livello per confrontarsi su possibili soluzioni.

In questa seconda sessione di workshop sono stati presi in considerazione quattro pilastri: "Raccolta", "Tecnologia", "FinanziamentoeLegislazione", "Economiacircolare" che hanno consentito di analizzare le informazioni raccolte in maniera sistematica e di generare, per ogni tema, linee-guida efficaci per lo sviluppo o il miglioramento di sistemi sostenibili di gestione dei RAEE.

L'ultima fase che partirà a ottobre diventa quindi cruciale per promuovere la conoscenza e l'utilizzodel portale e del toolkit, in particolare trai 'decisori' di paesi in via di sviluppo sul tema di gestione dei RAEE. La prima conferenza è in programma a Johannesburg, seguiranno quelle in Costa D'avorio, Kenya e Zambia, e, a concluderela conferenza nella sede dell'African Union Commission. Oltre ai paesi ufficialmente coinvolti nel progetto, Ewit ha riscosso l'interesse di altri paesi africani quali Ghana e Senegal. Inoltre, il progetto sarà presentato nel corso di eventi nazionali e internazionali di rilievo. In particolare, avrà uno spazio all'interno di Ecomondo, la fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile in programma a Rimini dall'8 all'11 novembre.

"Il tema dei rifiuti elettronici in Africa è molto sentito e più che mai attuale. Da un lato la classe media locale sta attraversando una fase di cambiamento degli stili di vita con un conseguente aumento del ricambio di tecnologia, dall'altro solo 200 mila tonnellate di rifiuti su un totale di 2 milioni di tonnellate attuali vengono gestite correttamente", commenta Danilo Bonato, Direttore Generale di Remedia. "Il progetto Ewit si inserisce proprio in questo scenario, proponendosi di aumentare la quantità di rifiuti tecnologici riciclati del 30%, nonché di contrastare l'export illegale".
Tommaso Tautonico
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