13/05/2016 - 14:30

Consumo di suolo: la Camera approva il disegno di legge

Dopo 4 anni di discussione finalmente la Camera ha approvato il ddl sul consumo di suolo con un obiettivo molto ambizioso: azzerare la cementificazione entro il 2050. Agli agricoltori il difficile compito di guardiani contro il dissesto idrogeologico.
Azzerare la cementificazione entro il 2050. E' questo l'obiettivo a cui il ddl sul consumo di suolo punta. Con 256 voti favorevoli e 140 voti contrari (solo 4 astenuti) la Camera ha approvato il disegno di legge, con cui si cercherà di incentivare il processo di riqualificazione di ciò che è esistente piuttosto che continuare a sottrarre terreno. Basti pensare che secondo l'ISPRA nel 2015 in termini assoluti il consumo di suolo in Italia ha intaccato circa 21.000 chilometri quadrati del nostro territorio, con un valore di suolo consumato pro-capite che passa dai 167 metri quadrati del 1950 per ogni italiano, a quasi 350 metri quadrati nel 2013.

Secondo Chiara Braga, responsabile ambiente del Pd e relatrice del disegno di legge "Fino a oggi ci siamo giocati una superficie che nell'arco di una giornata corrisponde a circa 80 campi da calcio e che ha fatto salire al 7% del territorio nazionale la quota di suolo consumato. Ora i Comuni, nelle loro scelte di pianificazione, dovranno fornire un'adeguata motivazione rispetto a nuove scelte di espansione, dando priorità assoluta alla rigenerazione delle aree già urbanizzate".

I comuni potranno costruire su un terreno non edificato soltanto dopo aver dimostrato di aver censito le aree dismesse, non utilizzate o abbandonate e documenteranno la necessità di andare oltre queste aree. Per Miriam Cominelli, commissione Ambiente della Camera, è "una legge per tornare a costruire bellezza e per promuovere l'edilizia di qualità". Preoccupate invece FAI, Legambiente, Slow Food, Touring Club Italiano e WWF secondo cui il ddl garantisce troppi spazi a deroghe che rischiano di rendere meno incisiva la tutela della risorsa suolo.
Tommaso Tautonico
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