30/09/2014 - 19:00

Pneumatici Fuori Uso nella Terra dei Fuochi: 18 quintali rimossi

Con quest'ultima operazione salgono complessivamente ad oltre 294 tonnellate i PFU raccolti dalle strade di 13 Comuni dall'inizio delle attività, scongiurando il rischio che vengano utilizzati come innesco per i roghi tossici di rifiuti.
Circa 250 Pneumatici Fuori Uso rimossi dall'area occidentale di Napoli grazie all'intervento della Polizia Municipale di Napoli, guidata dal Capitano Del Gaudio, in collaborazione con ASIA Napoli. I 18 quintali di PFU, peraltro raccolti nelle vicinanze di siti sensibili come l'Oasi del WWF degli Astroni, lungo il muro perimetrale della Ferrovia Cumana e nella Conca di Agnano, sono stati poi affidati alla rete di aziende Ecopneus per le successive fasi di trattamento e recupero. Grazie all'incessante attività che da inizio agosto dello scorso anno coinvolge i Comuni del casertano e del napoletano, le Polizie Locali, le Aziende Municipalizzate ed Ecopneus, il Protocollo per il prelievo straordinario di Pneumatici Fuori Uso nella Terra dei Fuochi sta dando risposte concrete ad un territorio che da troppo tempo sta purtroppo vivendo una condizione d'emergenza.

Con quest'ultimo intervento e con l'avvio negli ultimi mesi dei prelievi anche nei Comuni di Maddaloni e Caiazzo, salgono a 294,6 le tonnellate di PFU avviate a recupero dalla firma del Protocollo, con il coinvolgimento di ben 13 Comuni delle Province di Napoli e Caserta. I PFU rimossi dal territorio sono stati portati nei siti concordati con le Amministrazioni Comunali e da lì, grazie a oltre 67 viaggi di automezzi sono stati avviati a corretto recupero presso le aziende partner di Ecopneus per le successive fasi di trattamento. Una costante attenzione che ha permesso la rimozione dal territorio cittadino dei Pneumatici Fuori Uso che il più delle volte vengono usati quali innesco per incendiare altri rifiuti andando così ad alimentare il fenomeno dei roghi tossici che tristemente connota questo territorio.

Ma le buone notizie non sono finite. Oltre il 97% dei PFU ha preso la via del recupero di materia, trasformandosi in granulo e polverino di gomma per tante utili applicazioni, dai campi per lo sport agli elementi dell'arredo urbano come cordoli e protezioni, dagli asfalti "silenziosi" e che durano di più ai materiali insonorizzanti, isolanti e antivibranti. Il Protocollo prevede inoltre che la frazione migliore del polverino di gomma ricavato da questi prelievi venga messo a disposizione dei Comuni proprio per incentivare un "riciclo a Km 0", a vantaggio dei comuni stessi e per mostrare come un rifiuto, se correttamente gestito, sia un valore e non una criticità. Ad oggi le città di Napoli, Caivano, Caserta, Giugliano in Campania, Villa Literno, Trentola Ducenta, Vico Equense, Palma Campania, Mugnano di Napoli, Sant'Antimo,Somma Vesuviana,Maddaloni e Caiazzohanno già potuto beneficiare delle attività previste dal Protocollo, mentre altri ancora sono i Comuni che stanno completando l'iter burocratico-amministrativo. Alle operazioni di rimozione dei PFU dalle strade, si aggiunge l'operazione di prelievo da stock storico che Ecopneus ha effettuato a Scisciano (NA) ad ottobre 2013 dove da oltre 22 anni erano accumulate 8.483 tonnellate di PFU, che ha costretto a lungo la popolazione a vivere a contatto con un potenziale disastro in caso di incendio. Il sito è stato svuotato grazie a risorse aggiuntive messe a disposizione da Ecopneus.
Marilisa Romagno
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