14/04/2014 - 21:00

WWF: "Il futuro 'obbligato' è trasformare i sistemi energetici mondiali"

Almeno triplicare gli investimenti nelle fonti energetiche rinnovabili, più sostenibili e a bassa emissione di carbonio: il WWF richiama con forza come urgente e necessaria la principale azione di mitigazione per ridurre gli impatti del cambiamento climatico proposta dal Terzo Volume del V Rapporto dell'IPCC (Panel Intergovernativo sul Cambiamento Climatico delle Nazioni Unite), presentato a Berlino.
Il Rapporto, dedicato alle soluzioni, dichiara inequivocabilmente che limitare il riscaldamento globale si può, ma il mondo dovrebbe triplicare o quadruplicare gli investimenti nelle energie pulite. Per questo il WWF rilancia: la maggior parte degli investimenti devono sostenere l'energia rinnovabile e l'efficienza energetica, mentre bisogna frenare gli investimenti nei combustibili fossili. Secondo l'IPCC, nei prossimi anni le azioni di mitigazione ci costeranno poco rispetto agli altissimi costi dell'inazione, mentre ogni ritardo nelle misure di riduzione dei gas serra renderà sempre più difficoltosa la transizione verso un modello economico a basse emissioni. "Più si ritardano le misure contro il cambiamento climatico più la sfida diventerà sempre più ardua - ha dichiarato Mariagrazia Midulla, responsabile Clima&Energia del WWF Italia - Ormai la trasformazione dei sistemi energetici mondiali è assolutamente urgente e necessaria se vogliamo evitare i tremendi effetti del cambiamento climatico. E' proprio il sistema energetico il principale responsabile delle emissioni di gas serra, ma al tempo stesso questo rappresenta la chiave di volta per il cambiamento".

Un altro punto del Rapporto IPCC sottolineato dal WWF riguarda gli scenari di riduzione delle emissioni proposti dagli scienziati: per raggiungerli il WWF sottolinea che si devono abbandonare i combustibili fossili immediatamente, più combustibili fossili bruciamo, maggiore è il rischio di aumento della temperatura globale. Si tratta di una vera e propria sfida economica e politica. "Le rinnovabili non sono più una nicchia di mercato, e hanno già dimostrato di essere in grado di avviare grandi innovazioni: nei prossimi decenni devono diventare le protagoniste del mercato energetico globale", ha continuato Midulla. A questo proposito il WWF sta promovendo in questi mesi una Campagna globale "Ci tieni al futuro? Riprenditi l'energia! (Seize Your Power) rivolta ai cittadini per chiedere alle istituzioni finanziarie e ai governi del mondo di agire affinchè si mettano fuori gioco i combustibili fossili e si investa nell'energia rinnovabile e nell'efficienza energetica. I risultati del Terzo Volume del Rapporto IPCC non fanno che confermare questa scelta. Sul sito www.wwf.it/riprenditilenergia è stata anche lanciata anche la petizione globale per chiedere di finanziare il futuro delle rinnovabili e non il passato delle energie fossili.

Nonostante il carbone sia il combustibile più sporco, un annuncio pubblicitario della Peabody Energy afferma che il carbone sia la risposta alla crisi umanitaria e ambientale della povertà energetica. Per questo motivo è partita la denuncia del WWF per pubblicità ingannevole, segnalata alla Giuria dell'Etica Pubblicitaria del Belgio (PEC). L'accusa è rivolta alla più grande compagnia privata di carbone al mondo per la sua pubblicità che recita "Andiamo a illuminare i tanti volti della povertà energetica globale". Il WWF sostiene che la pubblicità di Peabody, pubblicata nell'edizione europea del Financial Times all'interno della nuova campagna " Advanced Energy for Life", viola diversi articoli del Codice PEC, inclusi i principi guida per i quali "qualsiasi pubblicità deve essere decente, onesta e veritiera". Per il WWF nella sua pubblicità, Peabody Energy:
• non rivela che il nucleo delle sue attività è l'estrazione di carbone e la fornitura energetica da centrali elettriche a carbone;
• sostiene che "l'energia pulita e moderna", cioè le cosiddette tecnologie avanzate e pulite del carbone sono "la soluzione per una vita migliore, più lunga e più sana", fuorviante per i lettori rispetto agli impatti negativi dell'inquinamento da carbone su clima, ambiente e salute;
• utilizza affermazioni assolute e ingannevoli quali "carbone pulito" che non sono sostenute da prove scientifiche e impiego commerciale. Il carbone pulito è un concetto che è stato ampiamente screditato.

"La nuova campagna Peabody Energy è il segno di un'industria morente e disperata. Mentre il carbone perde terreno nei paesi sviluppati grazie ad alternative più moderne e sostenibili, Peabody fa' marketing su tecnologie pericolose rivolto a quei paesi più poveri che hanno meno possibilità di sviluppo, cercando di vendere il 'veleno' proprio alle popolazioni più vulnerabili, più esposte al cambiamento climatico" , ha detto Mariagrazia Midulla. "Con questa denuncia contro Peabody, il WWF evidenzia il profondo cinismo implicito della sua campagna pubblicitaria. Cercare di 'vendere' il carbone ai poveri come soluzione per un percorso di vita migliore e più sano, è socialmente irresponsabile e moralmente sbagliato. Sappiamo già che i paesi poveri sono i più colpiti dai cambiamenti climatici e i meno attrezzati per combatterne gli impatti negativi". Il WWF ricorda come il carbone, oltre ad essere uno dei combustibili più sporchi esistenti, ha gravi effetti sulla salute derivanti dalla sua combustione. Secondo un rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 7 milioni di persone sono morte nel 2012 - 1/8 dei decessi globali totali - a causa dell'esposizione all'inquinamento atmosferico. Gran parte di queste morti sono attribuite all'inquinamento indoor e outdoor collegato alla combustione del carbone.
Tommaso Tautonico
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