23/01/2013 - 20:26

Energia, in Emilia arrivano i fondi UE per le PMI verdi

La Regione sfrutta i fondi UE per promuovere la nascita di nuove imprese operanti nel campo della green economy all'insegna del risparmio energetico
Riuscire a risparmiare sulle utenze domestiche è l’ obiettivo prioritario condiviso da tutti i consumatori italiani che provano a confrontare le tariffe di energia più vantaggiose per riuscire a siglare il contratto di fornitura più vantaggioso. Certamente questa buona abitudine può essere supportata anche dall’efficientamento degli impianti dell’edificio in cui si vive e usare in modo consapevole l’energia a nostra disposizione costituisce un surplus importante. 
 
A conferma di quanto appena detto, va evidenziato il fatto che “incrementare gli investimenti delle  imprese volti alla creazione di beni e servizi destinati a migliorare l'efficienza energetica e lo sviluppo delle fonti rinnovabili” è proprio l’obiettivo che si pone il nuovo “Fondo rotativo di finanza agevolata per il finanziamento della green economy”, approvato dalla regione Emilia-Romagna e alla stesura del quale ha contribuito anche l’UE.
 
Il Fondo Energia dispone di un ammontare complessivo di 23 milioni e 750 mila euro – provenienti da risorse pubbliche (italiane ed europee) e private – ed è gestito dai Confidi regionali Unifidi-Fidindustria, che si sono aggiudicati la gara di appalto. Per promuovere la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili – e poter garantire sia in produzione che in autoconsumo e lo sviluppo di soluzioni ecosostenibili - concede finanziamenti agevolati, al tasso del 3,25%, della durata massima di 4 anni, da un minimo di 75mila euro fino a un massimo di 300 mila euro per progetto. Grosse cifre per le aziende ma anche per gli italiani, che potrebbero giovarne con un progressivo risparmio sull'energia elettrica. 
 
“Vogliamo che le imprese – ha commentato Gian Carlo Muzzarelli, Assessore Regionale alle Attività Produttive - possano investire nel risparmio energetico e nelle energie rinnovabili. Il fondo energia si inserisce nelle politiche d'intervento della Regione Emilia-Romagna verso le Pmi del territorio in tema di green economy, uno dei settori con i più ampi margini di sviluppo e crescita per il prossimo futuro”.
 
Il Fondo sarà operativo dal mese di marzo e fino a esaurimento delle richieste. Nell’attesa, è possibile avere maggiori dettagli su modalità di presentazione delle domande ed erogazione dei prestiti, consultando i due siti internet http://fesr.regione.emilia-romagna.it e http://www.fondoenergia.eu.
Approfondendo la questione, l’Asse 3 è quello che riguarda la Qualificazione energetico-ambientale e lo sviluppo sostenibile e che è nato con l’obiettivo di promuovere e sostenere lo sviluppo della competitività tra le aree produttive del settore energetico.
Non meno importante, invece, l’obiettivo di incentivare la creazione di progetti che siano incentrati sulla risoluzione di problemi legati alla mobilità e alla logistica per le merci e le persone che abitano e vivono i territori dell’Emilia Romagna.
L’Asse 3 si articola in quattro marco attività, rintracciabili sul sito stesso del Fondo che le riporta così:”l’innalzamento della dotazione energetico-ambientale delle aree produttive; il sostegno a progetti innovativi nel campo delle tecnologie energetico-ambientali volti al risparmio energetico e all’utilizzo di fonti rinnovabili;la promozione della green economy tramite strumenti di ingegneria finanziaria e infine, il sostegno a progetti pilota di mobilità e logistica di merci e persone, a finalità energetica”.
 
Come si legge nel bando stesso dell’Asse 3, questo “ha l'obiettivo di favorire e promuovere la qualificazione ambientale ed energetica del sistema produttivo regionale attraverso il sostegno alla realizzazione di interventi per la qualificazione ambientale dei luoghi adibiti a sedi di lavoro, promuovendo la rimozione e lo smaltimento dei manufatti contenenti cemento-amianto dove presenti, ma anche sostenendo la realizzazione di interventi che promuovano il risparmio energetico nella climatizzazione degli edifici adibiti a sedi di lavoro nonché l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia prodotta tramite la fonte solare con l’installazione di impianti fotovoltaici”.
Tutto questo a garanzia non solo di tutte le imprese che ne usufruiranno ma soprattutto del territorio e delle persone che lo abitano e ne vivono costantemente sia lati positivi che negativi.
SuperMoney
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