08/12/2012 - 10:34

Incenerimento rifiuti. Italia ancora ferma. Cresce l'Europa

La media dell’UE 15 di rifiuti inceneriti è di 3.570.000 tonnellate/anno nel 2009, mentre l’Italia è al di sopra di tale valore con 4.300.000 tonnellate incenerite nel 2009.

I Paesi che inceneriscono quantità notevolmente superiori alla media europea sono la Germania (circa 15.500.000 tonnellate) e la Francia (circa 11.900.000 tonnellate).

Nell’UE 15 le quantità avviate a incenerimento sono incrementate dal 1995 al 2009 in tutti gli Stati membri; l’Italia passa da 2,5 milioni di tonnellate di rifiuti inceneriti nel 1995, a 4,3 milioni di tonnellate nel 2009. Tra il 1995 e il 2009 si nota, in particolare, il notevole incremento di rifiuti inceneriti in Germania che passa da 8 milioni di tonnellate nel 2002 a quasi 16 milioni nel 2009. Questo incremento potrebbe indicare uno spostamento verso un trattamento termico (anche con recupero energetico) di quantità smaltite in precedenza in discarica.

L’Italia ha incenerito nel 2009 circa il 13% dei rifiuti, a differenza della Francia che, con un costo simile a quello italiano, è arrivata a incenerire circa il 35% dei rifiuti.

Confrontando la spesa totale d’incenerimento con la percentuale di rifiuti riciclati e compostati negli Stati membri, è evidente come percentuali più elevate di rifiuti urbani riciclati e compostati siano generalmente associati a oneri d’incenerimento più alti. Questo significa che alti costi d’incenerimento possono stimolare il riciclaggio e il recupero. La Germania porta a riciclaggio e compostaggio il 62% dei rifiuti, a differenza dell’Italia che, con un costo d’incenerimento inferiore arriva a riciclare e compostare solo il 33% dei rifiuti.

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile