29/11/2012 - 18:00

Ambiente: rischio elettrosmog nel dl sviluppo

Il nuovo decreto sullo sviluppo-bis rischia di ledere il fondamentale diritto alla salute garantito dall'articolo 32 della Costituzione. Questa la denuncia del Codacons, che lancia oggi l'allarme relativo a possibili nuovi effetti dannosi dell'elettrosmog sulla salute degli italiani.
La sentenza della Corte di Cassazione n. 17438/12 ha nuovamente confermato la pericolosità e le conseguenze per la collettività derivate dalle radiazioni elettromagnetiche - spiega l'associazione - Nonostante la condanna dell'Inail costretta al risarcimento di un manager affetto da una grave patologia tumorale insorta in seguito all'uso prolungato del telefonino, il nostro governo Monti sta rischiando di mandare in fumo tutti gli sforzi fatti fino ad ora, con un decreto che viola quei limiti di esposizione e quei valori di attenzione stabiliti dal Decreto Ministeriale n°381 del 1998 e in seguito aggiornati nel Rapporto approvato il 27 maggio 2011 dall'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa.

Il Governo, infatti, si appresta a ridimensionare drasticamente al rialzo quei limiti alle onde elettromagnetiche imposti nel lontano 1998, oltre ai quali la protezione dei cittadini all'esposizione dei campi elettromagnetici, non è più garantita. Il Codacons, a tutela del diritto alla salute dei cittadini, ha inviato dunque un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e al Tribunale dei Ministri, chiedendo di accertare se nel decreto legislativo "Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese", noto anche come decreto sullo sviluppo-bis, vi sia una responsabilità da parte del Governo che può portare ad atti penalmente rilevanti, quali lesioni gravissime e attentato alla "vita" e alla "salute".
Tommaso Tautonico
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