20/10/2012 - 19:30

Linee guida per vie navigabili interne e protezione natura

La Commissione emana nuove linee guida su navigazione interna e protezione della natura per aiutare questo importante settore ad applicare la legislazione ambientale dell'UE.
Il documento, intitolato "Trasporto per via navigabile e Natura 2000 — sviluppo e gestione sostenibili della rete idroviaria nel contesto delle direttive Uccelli e Habitat dell'Unione europea", spiega come assicurare al meglio la compatibilità delle attività legate alla navigazione interna con la politica ambientale dell'UE in generale e con la normativa sulla tutela della natura in particolare. Il documento sottolinea anche l'importanza della navigazione interna in una prospettiva di sostenibilità a lungo termine della rete europea di trasporto ed evidenzia quanto realizzato finora in questo settore per integrare la tutela della natura nelle sue attività. "La navigazione interna svolge un ruolo importante per il trasporto di merci in molte parti d'Europa", ha dichiarato il vicepresidente e commissario per i trasporti Siim Kallas. "Questo settore dei trasporti è considerato sicuro, efficiente sul piano energetico e più ecocompatibile di altri modi di trasporto. Tuttavia, più sono gli utenti delle nostre vie fluviali, più si avverte l'esigenza di uno sviluppo ecologicamente sostenibile del comparto." Dal canto suo, il commissario per l'ambiente Janez Potočnik si augura che il documento sia "un utile strumento di promozione dell'intesa tra investitori, pianificatori, decisori e sostenitori della salvaguardia della natura, che consenta loro di elaborare progetti di navigazione sostenibile rispondenti agli obiettivi del trasporto idroviario, rispettando nel contempo i pregi ecologici dei fiumi".

Le linee guida seguono un'impostazione olistica in materia di trasporto per via navigabile e tutela della natura. Dopo aver illustrato il contesto politico della navigazione interna e della conservazione della biodiversità in Europa, il testo precisa che i siti Natura 2000 non sono "zone a sviluppo zero": i nuovi sviluppi non sono esclusi, a condizione che garantiscano un livello sufficiente di tutela della natura. Il documento spiega anche i vincoli giuridici imposti a costruttori e gestori di infrastrutture dalla normativa ambientale dell'UE, con particolare riguardo alle direttive Uccelli e Habitat. Vengono poi presentati alcuni studi di casi, con esempi di buone pratiche dai quali si evince che lo sviluppo e la gestione delle vie navigabili interne non sono incompatibili con la tutela della natura. Le linee guida mettono particolarmente in luce i vantaggi di una pianificazione integrata, grazie alla quale le esigenze ambientali vengono prese in considerazione in ogni fase del progetto d'infrastruttura ed è garantita la partecipazione attiva e trasparente delle parti interessate, comprese le ONG e la società civile, il che permette di giungere a soluzioni vantaggiose per entrambi i settori.

Si tratta del quarto documento orientativo sull'applicazione della normativa ambientale dell'UE in settori strategici dell'economia europea. Le linee guida pubblicate in precedenza riguardavano l'energia eolica, l'estrazione di minerali non energetici e lo sviluppo dei porti e degli estuari. Natura 2000 è una vasta rete europea in cui attività umane e salvaguardia della natura vanno a braccetto. Essa copre attualmente quasi il 18% della massa continentale dell'UE e oltre 145 000 km² di mari e oceani. All'interno della rete è possibile esercitare attività come l'agricoltura, il trasporto, la costruzione di infrastrutture, il turismo, la silvicoltura e le attività ricreative, purché siano sostenibili e rispettose della legislazione sulla tutela dell'ambiente naturale. La biodiversità — risorsa limitata costituita dalla varietà della vita sulla terra — è in pericolo. A causa delle attività umane, le specie stanno scomparendo a un ritmo senza precedenti, con conseguenze irreversibili per il nostro futuro. L'Unione europea sta lottando contro questo fenomeno e recentemente si è posta l'obiettivo di arrestare la perdita di biodiversità in Europa entro il 2020, di proteggere i servizi ecosistemici come l'impollinazione (e di ripristinare questi servizi quando sono degradati) e d'intensificare il contributo dell'UE alla lotta contro la perdita di biodiversità. Natura 2000 rappresenta uno dei principali strumenti atti a conseguire tale obiettivo.

Sulle vie navigabili interne hanno luogo, nella media di un anno, attività di trasporto equivalenti a circa 140 miliardi di tonnellate-chilometri e vengono trasportati circa 500 milioni di tonnellate di merci. La rete idroviaria dell'UE è costituita da circa 37 000 km di vie navigabili sul territorio di 20 Stati membri, 12 dei quali sono direttamente collegati tra loro attraverso idrovie interne. Benché ciò rappresenti appena una modesta percentuale dell'insieme della rete e dell'attività di trasporto nell'UE, si tratta comunque di un ingente volume di merci trasportate su una rete che possiede un'enorme capacità non ancora utilizzata, in grado di decongestionare le parti più frequentate della rete stradale e ferroviaria europea. La "Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti — Per una politica dei trasporti competitiva e sostenibile" fissa l'obiettivo generale di riduzione delle emissioni di gas serra dai trasporti nella misura del 60% entro il 2050 nell'insieme dell'UE, proponendosi nel contempo di soddisfare la crescente domanda di mobilità. Viene riconosciuto che tale obiettivo può essere raggiunto solo se tutti i modi di trasporto contribuiscono, al meglio delle loro capacità, a creare per il nostro domani un sistema di trasporto sostenibile e integrato. Sfruttare il potenziale del trasporto idroviario rappresenta una componente vitale della politica europea dei trasporti.
Tommaso Tautonico
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