01/01/2013 - 01:00

WWF per #SOSBrazil, su twitter la campagna per le foreste brasiliana

Il mondo "twitta" per le foreste del Brasile. Con l'hashtag # SOSBrazil il WWF Brasile, insieme a Greenpeace e altre associazioni brasiliane, ha lanciato oggi sul social network un appello al presidente brasiliano Dilma Rousseff per bloccare la riforma della legge forestale, che rischia di "perdonare" l'equivalente di 5 miliardi di dollari in eco-crimini e mettere a serio rischio la tutela delle foreste brasiliane.
Il Brasile ha costruito una ben meritata reputazione sulla foresta e la tutela dell'ambiente. Tuttavia, nonostante l'opposizione della popolazione brasiliana e contro le prove scientifiche e la consulenza legale, il 6 o 7 marzo il Congresso Nazionale brasiliano vuole approvare le modifiche alla legge forestale. Questo si tradurrà in un grave danno ambientale, politico ed economico. "Alla vigilia del vertice di Rio+20 del 20 giugno 2012, il governo brasiliano rischia una perdita enorme di fama internazionale nel campo della biodiversità e della protezione del clima, visto che si è impegnata a ridurre del 80% la deforestazione in Amazzonia, del 40% nel Cerrado riducendo di conseguenza la crescita delle emissioni di gas serra fino al 39% entro il 2020. Entrambi gli impegni sono collegati e sarà impossibile soddisfarli se la proposta diventerà legge. Salvare le foreste deve essere un impegno di tutti noi contrastando norme come questa e promuovendo giorno dopo giorno acquisti responsabili, dai libri ai quaderni, dai mobili al parquet acquistiamo legno e suoi derivati certificati come quelli certificati FSC.

Invitiamo il Governo Monti a recuperare il tempo perduto e a fare si che l'Italia, uno dei più importanti mercati al mondo di legname tropicale e non solo, nomini finalmente la sua Autorità FLEGT Forest Law Enforcement, Governance and Trade e crei quel sistema di gestione e monitoraggio delle norme in materia di commercio di legname che sono richieste dalla UE nel nuovo Regolamento per contrastare il commercio illegale del legname a cui finora il nostro paese non ha dato ancora seguito, ultimo in Europa." Ha detto Massimiliano Rocco responsabile foreste WWF Italia. La nuova legge brasiliana proposta prevede di:
- Legalizzare milioni di ettari illegalmente liquidati, attraverso l'amnistia
- Aumentare le emissioni di gas serra, minando gli sforzi della comunità globale per mantenere il riscaldamento globale sotto i 2 ° C
- Ridurre drasticamente la protezione di molti ecosistemi sensibili, come sorgenti, zone umide e le mangrovie
- Aumentare il rischio di inondazioni e frane e causare problemi di approvvigionamento idrico
- Ridurre gli obblighi di ripristino delle foreste in habitat vulnerabili che sono importanti per la salvaguardia delle persone, dei servizi ambientali e della biodiversità
- sarà quasi impossibile da far rispettare e promuoverà ulteriormente la deforestazione

L'appello è stato lanciato insieme da WWF Brasile, Greenpeace Brasile, SOS Florestas, Comite Brasil, al Presidente brasiliano Dilma Rousseff:
1. Raccomandiamo caldamente al presidente Dilma Rousseff di intervenire nel processo di revisione della legge forestale, per una corretta valutazione scientifica dei suoi potenziali impatti e una discussione più approfondita con il popolo brasiliano.
2. Se la revisione verrà fatta in tutta fretta dal Congresso esortiamo il Presidente Dilma Rousseff a opporsi a qualsiasi testo che sarebbe in contrasto con la promessa "per evitare ogni variazione normativa che consenta la deforestazione illegale o dare l'amnistia ai criminali ambientali" che hanno violato la legge prima del 2008. Si prega inoltre di porre il veto su qualsiasi testo che consentirebbe alle proprietà rurali fino a 440 ettari di avere gli stessi benefici legali riservati ai piccoli produttori familiari, e qualsiasi testo che permetterà agli Stati e ai comuni di creare eccezioni al quadro normativo federale.

Alcune alternative disponibili sono:
- La pianificazione dell'utilizzo del territorio per un massimo di 61 milioni di ettari di pascoli improduttivi, che sono prontamente disponibili per la coltivazione, senza ulteriore deforestazione
- Aumentare l'efficienza del settore zootecnico
- Introduzione di una strategia per la produzione sostenibile nel settore agricolo e del bestiame
- Attuazione e aumento dei meccanismi nazionali e internazionali per il risarcimento dei servizi ambientali.
Tommaso Tautonico
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