01/01/2013 - 01:00

Anteprima Quodlibet: Un volume per una nuova alleanza tra città e campagna

Cosa succede dopo l'esplosione delle città? Esistono strategie per governare le trasformazioni urbane e contenere la dispersione insediativa? È possibile arrestare il consumo di territorio? Città e campagna possono davvero convivere? Questi sono alcuni dei quesiti ai quali risponde il volume, in uscita a fine maggio nella collana "Città e Paesaggio" di Quodlibet, e promosso dalla Provincia di Bologna.
Pierre Donadieu, Cino Zucchi, WinyMaas (MVRDV), Andrea Branzi, Xaveer De Geyter, Giuseppe Dematteis, Francesco Indovina, sono solo alcuni degli autori che in questo volume forniscono una chiave di interpretazione, ma soprattutto di intervento, sull'urban sprawl, l'espansione "stravagante" ed eccessiva delle città. Un fenomeno in atto da decenni, lento, a volte impercettibile, altre volte scandalosamente imponente, divenuto tema di ricerca e analisi per numerose discipline e differenti scuole di pensiero, che sale alla ribalta della cronaca solo quando si trasforma in dissesto idrogeologico che produce vittime. Rurbanisation, sprawl, edge city, urbanizzazione diffusa, città diffusa, città frattale, ville émergente, arcipelago metropolitano, policentrismo insediativo, rete di città, città di città: tanto numerosi sono i concetti elaborati per far emergere il significato dei processi di diffusione dell'urbanizzazione caratteristici delle società contemporanee.

In molte città a vocazione metropolitana, le contraddittorie politiche di pianificazione urbanistica, o la totale assenza di controllo del territorio, hanno generato, negli ultimi decenni, periferie estese e confuse, che hanno man mano sottratto terreno ad aree rurali e agricole, per lasciare spazio a nuovi disordinati insediamenti. Comunque lo si voglia chiamare, da qualunque angolazione lo si voglia osservare, quello della dispersione insediativa è un processo che deve trovare un limite nella presa di consapevolezza collettiva e nella disponibilità della politica ad attuare soluzioni innovative per un uso lungimirante del territorio ancora disponibile. Il volume, curato da Matteo Agnoletto e Marco Guerzoni, raccoglie molte delle riflessioni sviluppate negli ultimi anni da architetti, geografi, urbanisti, agronomi, economisti e sociologi, per riannodare i fili di questo processo caotico di crescita urbana e proporre idee capaci di coniugare città e campagna in un nuovo rapporto, evoluto e adeguato alle esigenze della contemporaneità.

Concetti quali riuso del patrimonio costruito, riqualificazione delle periferie, preservazione del territorio rurale, trovano in questo volume declinazioni progettuali concrete, che superano le retoriche degli slogan. Così ad esempio (secondo le proposte di Giovanni La Varra) i borghi rurali abbandonati dell'Appennino diventano la risposta evoluta all'emergenza nazionale legata alla scarsità di carceri, per coniugare, al contempo, anche la salvaguardia del territorio; oppure (secondo la proposta di Alessandra Furlani) il cittadino suburbano diventa il "manutentore" del bosco o del suolo agricolo tramite una innovativa regolamentazione urbanistica integrata con la regolamentazione del territorio agricolo. Il volume presenta dunque nuovi punti di vista e proposte "immediatamente operabili" per affrontare una delle emergenze più gravi di questo nuovo secolo.

Per maggiori informazioni visitare il sito Quodlibet.it.
Vesna Tomasevic
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